Cronaca

Arriva al Vomero una nuova libreria Mondadori

NAPOLI. “Dopo tante notizie negative, anche per gli aspetti legati alla cultura, che hanno riguardato il quartiere collinare della Città, con la chiusura di antiche librerie, come Guida Merliani e Loffredo in via Kerbaker, ma anche di diverse sale cinematografiche, laddove, nel contempo, specialmente negli ultimi tempi, si è assistito ad una proliferazione esponenziale di attività legate alla somministrazione di cibi e bevande, attraverso bar, ristoranti e paninoteche, finalmente arriva una notizia positiva – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Riguarda la oramai imminente apertura, in via Luca Giordano, di una nuova libreria Mondadori che, rimanendo nell’ambito del Vomero, andrà ad affiancare quella della stessa casa, già presente da alcuni anni in piazza Vanvitelli”.

“Mi auguro che la nascita di questa nuova attività possa rappresentare il primo esempio di un’inversione di tendenza – sottolinea Capodanno – che veda, in occasione della chiusura di pubblici esercizi, quali bar, ristoranti e affini, l’apertura di luoghi di cultura e di socializzazione, rappresentati segnatamente dalle librerie, con le attività ad esse annesse e connesse”.

“Napoli, specialmente in questo momento, ha molto più bisogno di luoghi che alimentino la mente e la cultura, piuttosto che lo stomaco e la pancia – aggiunge Capodanno -. In particolare ne hanno bisogno le nuove generazioni, anche alla luce della recrudescenza, che si è manifestata in tanti quartieri della Città, anche in quelli cosiddetti bene, quali il Vomero e Chiaia, dei gravi fenomeni originati dal dilagare della criminalità minorile. Di certo il sapere e la conoscenza, veicolati anche attraverso incontri e dibattiti che trovano il loro luogo ideale nelle librerie, possono costituire un forte deterrente rispetto alla tentazione di propendere verso attività delinquenziali, anche emulando comportamenti propalati da alcuni prodotti cinematografi e televisivi”.

Capodanno dunque plaude a questa iniziativa privata, auspicando che sulla sua scia, anche le pubbliche istituzioni vogliano attivarsi per promuovere e favorire analoghi progetti, con la finalità d’incrementare le attività culturali e di socializzazione, con la creazione anche di appositi spazi per l’incontro e il confronto, destinati a tutti i cittadini, ai giovani ma anche alle tante persone anziane che vivono nel popoloso quartiere collinare. Spazi che potrebbero essere allocati in siti che, per la loro storia, sono già a tanto vocati, quali i beni architettonici e ambientali di San Martino o della villa Floridiana.

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