Cronaca

Donna incosciente a Casalnuovo, schiaffi e pugni all’autista del 118 per un ritardo nelle operazioni di soccorso

Donna incosciente a Casalnuovo, sul posto intervengono i sanitari del 118 ma i parenti prendono a schiaffi e pugni l’autista per aver ritardato nelle operazioni di soccorso. L’ennesimo episodio di violenza è stato denunciato dall’associazione partenopea Nessuno Tocchi Ippocrate.

Casalnuovo, autista del 118 viene preso a schiaffi e pugni

Ancora un episodio di violenza ai danni degli operatori del 118: a denunciare quanto avvenuto nella giornata di ieri, martedì 19 marzo, è l’associazione partenopea Nessuno Tocchi Ippocrate.

Sul post condiviso sui social, l’associazione, riporta il racconto dell’equipaggio 118 Acerra India:
“Ieri veniamo allertati insieme all’auto medica alle ore 13.00 per un codice rosso per donna 56enne incosciente con precedenti cardiologici a Casalnuovo. Arriviamo sul posto alle ore 13:13 e veniamo fin da subito assaltati da una 20ina di persone che lamentano un grande ritardo tra la loro chiamata e il nostro arrivo.
Mentre io e l’infermiere di Acerra auto ci affrettiamo a prestare soccorso alla Paziente un uomo si avvicina all’autista dell’ambulanza con tono minaccioso aggredendolo verbalmente per il presunto ritardo. Dopo aver constatato che la paziente in questione era vigile, cosciente e collaborante ci apprestiamo a prendere la barella con l’aiuto dell’autista che nel frattempo era riuscito a raggiungere il retro dell’ambulanza.
Nel momento in cui l’autista comincia a caricare la barella un uomo arriva da dietro e gli sferra un pugno e uno schiaffo sulla spalla e collo sx (l’autista sarà poi refertato a villa dei fiori) il tutto mentre venivamo minacciati di morte nel caso in cui la pz in questione (che ripeto essere vigile, cosciente e collaborante) non ce l’avesse fatta. Da quel momento una volta riusciti a caricare la pz una parente si fionda sull’ambulanza non volendo in alcun modo scendere e compromettendo la rilevazione dei parametri vitali della paziente stessa da parte mia, il nostro medico vista la situazione capisce che l’unica cosa da fare a quel punto è partire per il pronto soccorso più vicino ovvero villa dei fiori senza poter fare neanche un ecg che in una paziente con precedenti cardiologici era fondamentale. Durante il tragitto l’autista soccorritore chiama in soccorso le forze dell’ordine mediante l’aiuto della C.O. E circa 10 minuti dopo il nostro arrivo in ps arrivano anche le forze dell’ordine. 1) all’arrivo della polizia le persone che ci hanno aggrediti si sono magicamente dileguate; 2) in pronto soccorso ci informano poco dopo che la pz ha avuto una lipotimia”

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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