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Compleanno finito in tragedia in Campania: invitato picchiato a morte da un amico: a giudizio anche il cantante

In quattro avrebbero cercato di intralciare le indagini per ricostruire le fasi della lite che ha portato alla morte di Antonio Parrella. Tra gli indagati c’è anche Silvio Sparandeo per il quale sono stati chiesti 20 anni di carcere.

Il pm ha chiesto i rinvii a giudizio, con l’accusa di favoreggiamento Umberto Sferruzzi, 29 anni, Gianluca Peluso, 27 anni, Michele Meoli, 27 anni, alla festa esibitosi come cantante, Francesco Napolitano, 51 anni, di Moiano, ritenuti responsabili di favoreggiamento per aver ostacolato, con le loro dichiarazioni, l’attività investigativa. A loro si aggiunge Corrado Sparandeo, 32 anni, al quale è stata contestata la violazione della misura della sorveglianza speciale a cui era sottoposto..

Stavano festeggiando il compleanno della mogli di Corrado Sparandeo

Quel banchetto al ristorante ‘Il Triclinio del fauno’ doveva celebrare il compleanno della moglie di Corrado Sparandeo, 32 anni, finito ai domiciliari per la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. Secondo gli investigatori, Silvio Sparandeo non aveva l’intenzione di uccidere Antonio Parrella, un “amico con il quale aveva scherzato per l’intera giornata, con il quale non esistevano motivi di tensione, conflitto o contrasto”. Picchiandolo, voleva dargli una lezione, “per aver rovinato il clima di festa proprio al taglio della torta”.

Molti invitati avevano esagerato con bevande alcoliche

Durante la festa molti invitati avevano esagerato con bevande alcoliche, compreso Parrella, la cui smodata euforia era stata tollerata fino a che non era venuto alle mani con un cantante, Michele Meoli, 27 anni, beneventano, che si stava esibendo. In occasione del secondo litigio con l’artista, avvenuto sulla terrazza dove doveva essere servita la torta, Corrado Sparandeo, innervosito dal comportamento di Parrella, gli aveva dato due schiaffi al volto.

Antonio Parrella era poi fuggito, inseguito da Silvio Sparandeo. Fuggito a forte velocità verso il parcheggio del ristorante, Parrella scivolava in un declivio. A quel  punto, secondo quanto sostengono gli investigatori, Silvio Sparandeo, caduto a sua volta sulla ghiaia del parcheggio, si rialzava e raggiungeva la vittima che giaceva a terra, iniziandola a colpire con forti pugni alla testa e sul corpo e successivamente anche con un calcio al torace, mentre due degli invitati cercavano di trattenerlo ed allontanarlo da Parrella, ormai in fin di vita.


Fonte Il Mattino

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