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Conte chiede la fiducia al Senato: “I cardini del cambiamento, ascolto, esecuzione e controllo”

Inizia con un saluto al presidente della Repubblica, “simbolo dell’unità nazionale”, il primo discorso del premier Giuseppe Conte al Senato.

Conte ha detto che bisogna “offrire risposte concrete ai cittadini” in un momento in cui “la crescente disaffezione verso le istituzioni” deve “spingere tutti noi verso una maggiore responsabilità”.

Il discorso di Giuseppe Conte al Senato

“Il ruolo e l’autorevolezza di governo e Parlamento non possono basarsi esclusivamente sugli altissimi compiti assegnati dalla nostra Carta fondamentale, ma vanno conquistati giorno per giorno. Con questo spirito e questa autorevolezza, oggi, ci presentiamo a voi per chiedere la fiducia. Non solo per una squadra di governo, ma anche per un progetto” che si presenta sottoforma di contratto “ulteriormente legittimato anche dalle votazioni a cui entrambe le formazioni politiche hanno sottoposto ai propri elettori”.

“Gli obiettivi del contratto di governo sono affidati alla pagina scritta”, ha aggiunto Conte che, ad un certo punto, si è lasciato andare anche a una correzione.

“Sono grato a chi, rinunciando a legittime ambizioni personali, ha saputo porre davanti a tutto gli interessi generali per un progetto che supera le persone chiamate a portarlo avanti e che mi fa avvertire ancor più intensamente la responsabilità che mi sono assunto”.

La “passione e l’abnegazione” di Conte

“Com’è noto, non ho pregresse esperienze politiche. Sono un cittadino (…) che si è dichiarato disponibile ad assumere eventuali responsabilità di governo con una delle due forze politiche e, successivamente, garante del contratto del governo del cambiamento”.

“Assumo questo compito con la passione e l’abnegazione di chi comprende il peso delle altissime responsabilità che mi sono affidate. Non sono mosso da null’altro che dallo spirito di servizio. Sono profondamente onorato di servire le esigenze dei cittadini di questo Paese”. A questo parole è scattato un lungo applauso di una parte dei senatori presenti in aula.

“Mi propongo a voi e, attraverso voi, come l’avvocato che tutelerà l’interesse dell’intero popolo italiano”.

“Qualcuno ha considerato queste novità come termini di netta cesura” alle passate esperienze della Repubblica italiana; “quasi un attentato”, aggiunge Conte.

“Tutto vero: la verità è che abbiamo apportato un cambiamento radicale del quale siamo orgogliosi”, ancora applausi dall’aula. Conte, inoltre, oppone ai “conciliaboli tra leader politici”, “la stagione nuova” inaugurata dal governo Lega-M5s perché “presentarsi oggi nel segno del cambiamento è una scelta fondata su una necessità di aprirsi a un vento nuovo che soffia da tempo nel Paese”.

“Non esistono più forze politiche che esprimono, come un tempo, complessive visioni del mondo (…). Il tramonto delle ideologie forti risale al decennio or sono” e “il contratto di governo è stato giudicato, a seconda dei punti di vista, di destra di sinistra…”, ha detto Conte.

La rivendicazione del populismo

Infine sulle accuse di populismo, Conte cita Dostoevskij: “Se “populismo” è l’attitudine della classe dirigente ad ascoltare i bisogni della gente se “anti-sistema” significa mirare a introdurre un nuovo sistema, che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni di potere, ebbene queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni”.

Il “cambiamento di metodo” e i tre punti cardine dell’azione di governo

“Il cambiamento – prosegue – non sarà solo nelle parole e nello spirito, ma soprattutto nel metodo”. Un metodo che, precisa Conte, si dividerà in tre momenti: ascolto dei cittadini, esecuzione (“vogliamo essere pragmatici) e controllo. Saranno questi “i tre pilastri dell’azione di governo nel segno della piena trasparenza”.

“La prima preoccupazione del governo – continua Conte – saranno i diritti sociali che, nel corso degli ultimi anni, sono stati completamente smantellati”.

“Il cambiamento è dalla parte dei cittadini”, ha detto il premier incaricato, prendendosi gli applausi di buona parte del Senato citando “class action” e “potenziamento della legittima difesa“, aggiungendo poi che “metteremo fine al business dell’immigrazione, che è cresciuto a dismisura sotto il mantello della finta solidarietà”.

“Combatteremo la corruzione con metodi innovativi”, tra cui “l’introduzione degli agenti sotto copertura”. E poi: “Cambia – ha detto Conte, – che vogliamo un Paese a misura dei cittadini diversamente abili, che sono milioni e troppo spesso si ritrovano abbandonati a se stessi e alle loro famiglie”.

Poi il presidente del Consiglio ha parlato di sanità, sicurezza e famiglie precisando di aver “richiamato solo una parte delle componenti presenti nel contratto, ma – se mettessimo in atto anche soltanto queste – i cittadini percepirebbero che il vento nuovo non è soffiato in vano (…) si sentirebbero ancora più uniti e orgoglio di vivere in questo nostro bellissimo Paese”.

I “temi più rilevanti” e il ruolo di Conte

In seguito, Conte ha elencato i “temi più rilevanti” precisando in che direzione si muoverà il suo ruolo. Innanzitutto, ha parlato di lavoro e della disoccupazione, soprattutto giovanile, ma anche della condizione delle donne e della discriminazione sul posto di lavoro.

Alleanze, Europa, lotta ai privilegi della politica

Dal lavoro all’ambiente: “L’azione di governo sarà incentrata sulla tutela dell’ambiente”, tema da sempre molto caro al Movimento 5 Stelle. Inoltre Conte ha ribadito la volontà di restare nell’alleanza atlantica con “gli Stati Uniti d’America come alleato tradizionalmente privilegiato”, ma “attenzione, saremo fautori di un’apertura verso la Russia“, ha quindi aggiunto.

Sull’Europa: “Il debito pubblico italiano oggi è pienamente sostenibile, ma va comunque perseguita la sua riduzione. Va ridotto il divario tra la crescita dell’Unione Europea e quella italiana. Il governo, afferma Conte, porterà con forza questi temi in Europa per “l’adeguamento della sua governance”.

Sulla lotta ai privilegi della politica, Conte ribadisce che “questo governo agirà con risolutezza”. Sulla giustizia, l’avvocato Conte ha detto che il governo riformerà la prescrizione, inasprirà le pene per i colpevoli di violenze sessuali e, tra le altre cose, si occuperà di certezza della pena, ma anche di inasprimento delle pene per corrotti e corruttori. “Contrasteremo con ogni mezzo le mafie”, ha poi aggiunto, suscitando un’ovazione da parte di una parte dei senatori presenti in aula.

Conflitto d’interessi, reddito di cittadinanza e immigrazione

Sul conflitto d’interessi, tema che sembrerebbe dividere M5S e Lega, legata al centrodestra: “Soggetti che sono investiti dell’obiettivo di perseguire interessi collettivi, in realtà vengono sovente sorpresi a perseguire il loro tornaconto personale. Rafforzeremo la normativa vigente”, in modo da ampliare le casistiche che potrebbero portare a potenziali conflitti d’interesse.

Sul reddito di cittadinanza: “Anche in Italia, come in altri Paesi, le diseguaglianze si sono aggravate (…). L’obiettivo del governo è assicurare un sostegno al reddito a favore della famiglie più colpite dal disagio socioeconomico. Il beneficio verrà commisurato alla composizione del nucleo familiare (…). Ci proponiamo, in una prima fase, di rafforzare i centri per l’impiego; nella seconda fase verrà poi introdotto il reddito vero e proprio. Ci occuperemo anche dei pensionati, introducendo una pensione di cittadinanza“.

Sull’immigrazione, Conte ha detto che “un primo banco di prova con cui potremo dialogare” con gli altri Paesi. “Chiederemo con forza il superamento del regolamento di Dublino, al fine di ottenere il pieno rispetto il principio di equa distribuzione” dei richiedenti asilo. “Non siamo, non saremo mai razzisti”, ribadisce Conte con forza. “Non siamo insensibili”, ha precisato Conte citando poi la recente tragica vicenda di Soumalia Sacko, il giovane maliano ucciso in Calabria, chiedendo all’aula di dedicare un pensiero alla famiglia.

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