Elezioni politiche 2018, acque agitate nel Pd
NAPOLI. Che non sarebbe stato un post voto sereno per i democratici lo si sapeva. Le previsioni non hanno deluso le attese.
Dopo la tremenda sconfitta elettorale, nel partito democratico si apre una fase di riflessione, una fase però abbastanza agitata, stando a quanto è accaduto nelle ultime ore.
Le dimissioni di Renzi
Dopo la conferenza stampa di Matteo Renzi, che ha annunciato le dimissioni da segretario Pd dopo la formazione del nuovo governo, non si sono fatte attendere le reazioni. Del resto, le parole del segretario Pd sono state chiare: nessun governo con il Movimento cinque stelle, che invece sembra stia cercando contatti con i democratici.
L’adesione del ministro Carlo Calenda
Nella tarda serata di ieri il ministro Carlo Calenda ha annunciato la sua adesione al partito democratico, ricevendo i ringraziamenti di Paolo Gentiloni.
Non bisogna fare un altro partito ma lavorare per risollevare quello che c’è. Domani mi vado ad iscrivere al @pdnetwork. https://t.co/5Jem2aDZfO
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 6 marzo 2018
Grazie Carlo! https://t.co/OIpELxF36p
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 6 marzo 2018
Michele Emiliano e Debora Serracchiani
Michele Emiliano ha invece ribadito che il Pd dovrebbe dare un appoggio esterno al Movimento cinque stelle; Debora Serracchiani – come riferito da SkyTG24 – ha invece annunciato che si dimetterà dalla segreteria nazionale del partito.