Cronaca

Ufficio comunale a luci rosse ad Ercolano: altri dipendenti presenti alle dirette hard | Sospesa la protagonista dei video

Ufficio comunale di Ercolano a luci rosse: nei guai altri dipendenti che partecipavano alle dirette hard della dipendente

Si allarga il caso dell’ufficio comunale di Ercolano luci rosse. Pare, infatti, che anche altri dipendenti prendessero parte alle dirette hard dell’impiegata di 59 anni pizzicata dall’inviato di Striscia la Notizia, Luca Abete, e che ora rischia il licenziamento.

Ercolano, dell’ufficio comunale a luci rosse: nei guai altri dipendenti

Nei video della dipendente finivano anche cittadini inconsapevoli, che arrivano nel suo ufficio a chiedere di tombe ed esumazioni. Come alcuni suoi colleghi, invece, del tutto consapevoli di quanto accade e che partecipano attivamente alle sue dirette, trasformando la sede distaccata del Comune nel cimitero in una stanza a luci rosse.

Come riportato da Repubblica, nelle scorse ore i carabinieri del comando di Ercolano sono arrivati in Comune per identificare l’impiegata, G. S. residente a Torre del Greco, ufficialmente in ferie da giovedì scorso. Cioè da quando negli uffici di periferia del Comune è arrivato Luca Abete, volto noto di Mediaset, per intervistare la dipendente che, al suo microfono, ha praticamente ammesso di guadagnare grazie alla sua attività hard durante l’orario di lavoro.

Dipendente sospesa ad horas

È costato caro alla dipendente del Comune di Ercolano il brivido di girare video hot all’interno del cimitero: la donna è stata sospesa ad horas dal sindaco, Ciro Buonajuto, che è determinato a licenziarla. Cinquantanove anni, G. S. di Torre del Greco, è stata smascherata da un servizio mandato in tv da Striscia la Notizia, che con Luca Abete ha fatto un blitz negli uffici comunali della cittadina vesuviana.

Chi è la dipendente comunale di Ercolano scoperta da Luca Abete di Striscia la Notizia

È Ercolano il Comune da dove la donna trasmetteva le sue live. Inoltre, il servizio offerto dalla donna non era affatto gratis. I seguaci, infatti, dovevano pagare con dei Token le “prestazioni” a favore della webcam e ad ogni donazione la donna elargiva dei “contenuti speciali”. Colta quasi in fragrante dall’inviato di Striscia, l’impiegata ha tentato di negare l’evidenza ma proprio in quel momento era in diretta sul sito.

Il sindaco Buonajuto: “Avvieremo un procedimento disciplinare”

“Ho visto il servizio di “Striscia la Notizia!” ed ho provato disgusto, come padre e come rappresentante delle Istituzioni. Quanto è accaduto non ammette nessuna scusante e non resterà impunito. È vergognoso! Avvieremo subito un procedimento disciplinare nei confronti della dipendente, e di chiunque sia coinvolto, valutandone fianche il licenziamento. Il comportamento di un singolo non può gettare fango su una intera comunità che da anni porta avanti la sua battaglia contro ogni forma di illegalità e che punta su cultura e turismo per mettersi alle spalle un passato difficile. Noi tutti non possiamo permettere che l’immagine della nostra Ercolano venga compromessa in questo modo. Noi siamo la città delle ville del Miglio d’oro, del fascino suggestivo del parco archeologico, della bellezza naturalistica del Vesuvio e dell’eccellenza tecnologica del Mav. Noi siamo Ercolano!”

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