Cronaca

Malato e cieco, a 72 anni si aprono per lui le porte del carcere

Malato e cieco, a 72 anni si aprono per lui le porte del carcere. Potrebbe mai reggere il regime autoritario di una casa circondariale nelle sue condizioni?

Malato e cieco, a 72 anni si aprono per lui le porte del carcere

È quasi cieco, ha 72 anni, soffre di encefalopatia erpetica, di diabete mellito e di un principio di Alzheimer, ma rischia il carcere. La porta di una cella di Poggioreale potrebbe aprirsi già nelle prossime ore per Giorgio Mancinelli, napoletano di San Giovanni a Teduccio. Ed ora sua moglie Sofia, con i tre figli (la più piccola risulta affetta peraltro da una grave disabilità) è disperata. È anche questo uno degli effetti dell’entrata in vigore della legge «spazzacorrotti».


anziano malato notifica carcere


Una notifica che pesa

Storia tutta da raccontare, quella che ha portato ad un epilogo dal sapore agro che sa di sconfitta. Persino gli agenti della Polizia di Stato – i quali bussarono già per notificargli l’ordine di traduzione in carcere – intuirono che quell’anziano ormai ridotto quasi a un tronco, incapace di provvedere a se stesso e bisognoso di cure e assistenza costante, mai avrebbe potuto conciliare il suo stato fisico e mentale con il regime penitenziario. Era il 21 febbraio. Ma da allora le cose, semmai, sono peggiorate e lo spettro della galera si fa più concreto ogni minuto che passa.

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