Politica

Mancati rimborsi M5S, forse l’ammanco supera il milione di euro

NAPOLI. Si appesantisce la grande dei mancati rimborsi per il Movimento 5 Stelle. Dopo la denuncia de Le Iene e la notizia riportata approfonditamente dall’Ansa, il cosiddetto caso rimborsopoli tiene banco sul versante dei pentastellati proprio a poche settimane dalle elezioni del 4 marzo.

M5S, il caso rimborsopoli

Il caso dei mancati rimborsi di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle sta tenendo banco nella politica italiana nelle ultime ore. Il servizio de Le Iene ha fatto puntare il dito contro il deputato Andrea Cecconi e il senatore Claudio Martelli che non avrebbero mai effettuato i rimborsi che contraddistinguono una parte dell’azione del M5S. I due pentastella, infatti, sono a un passo dall’espulsione dal Movimento.

Secondo l’Adnkronos mancherebbero oltre 500mila euro. I parlamentari 5 Stelle rivendicano di aver versato al fondo per le Pmi 23.418.354 euro e il documento del ministero dello Sviluppo economico certifica una somma di 23.192.331 (con un ammanco di 226mila euro), si segnala che alcune regioni hanno versato i soldi “sforbiciati” a stipendi e rimborsi dei consiglieri in quello stesso conto, contribuendo al “tesoretto” del Fondo per le Pmi.

Come riportato anche da Il Mattino, gli esponenti del Movimento 5 Stelle dell’Emilia Romagna avrebbero versato al conto corrente numero 00000219222 ben 329.297 euro, la Liguria 145.704 euro, il Veneto 41.360 euro. Considerando gli importi versati dalle tre Regioni, si arriva a un totale di 516.361, che dunque non sarebbero stati elargiti da deputati e senatori.

Dal M5S confermano all’Adnkronos che l’ammanco sarebbe in realtà più alto di quello riportato su alcune testate nei giorni scorsi e spiegano che è in corso l’accesso agli atti del Mef.

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