Inchiesta

Migranti e carceri, il Garante: “Scadenti le condizioni delle strutture”

NAPOLI. Scadenti condizioni materiali e igieniche delle strutture per i migranti, scarsa trasparenza e mancanza di un sistema di registrazione degli eventi critici, assenza di una procedura di reclamo per far valere violazioni.

Sono alcune delle principali carenze messe in luce nella relazione annuale dal Garante delle persone detenute e private della libertà presentata al Parlamento.

Garante dei detenuti, il dossier

A distanza di poco più di un anno dall’entrata in vigore del decreto Minniti, che puntava a passare da una disponibilità di circa 400 posti distribuiti nei 4 centri in funzione al momento dell’entrata in vigore della norma (Roma, Torino, Brindisi e Caltanissetta) a una capienza di complessivi 1.600 posti, “va purtroppo rilevato – riferisce il report – che le rinnovate espressioni di impegno a favore dell’assoluto rispetto dei diritti fondamentali sono rimaste dichiarazioni di principio, cui non ha fatto seguito un effettivo miglioramento delle condizioni di vivibilità e/o una diversa impostazione organizzativa delle strutture”.

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