Cronaca

Morto il vescovo Antonio Riboldi, il cordoglio di don Luigi Ciotti

ACERRA. Don Luigi Ciotti ha espresso il suo cordoglio in seguito alla morte del vescovo emerito di Acerra Antonio Riboldi.

La nota di don Luigi Ciotti

“Monsignor Riboldi è stato una figura importante nella Chiesa di questi anni. La sua “anima” di pastore emerge già nel 1968, quando è parroco nella Valle del Belice. Don Antonio si mette, anima e corpo, al servizio delle persone disperate e private di tutto.

La stessa forza e passione evangelica le metterà dieci anni dopo ad Acerra, in Campania, territorio segnato dalla presenza camorristica, dove è vescovo nominato da Paolo VI.

Monsignor Riboldi denuncia la violenza, i giochi di potere, i silenzi e le complicità di cui gode l’organizzazione criminale. Sarà, in quegli anni, una delle poche voci della Chiesa a schierarsi apertamente contro le mafie, e questo lo renderà per molti di noi un punto di riferimento.

La sua generosità lo porterà a una controversa trattativa, che non ebbe esito, con un gruppo di cammoristi per indurli a consegnare le armi e se stessi alla giustizia.

È stato una persona – un sacerdote, un vescovo – capace come chiede papa Francesco di abitare le periferie, di lottare per i diritti e la dignità delle persone. Lo ha fatto sino all’ultimo, alzando la sua voce per i migranti, per i poveri, per gli esclusi.

Fedele a quel Vangelo che ci chiede di guardare al Cielo senza dimenticare le ingiustizie di questa terra, le speranze e i bisogni degli esseri umani, la loro inestinguibile sete di giustizia e di verità”.

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