Cronaca

Scomparsi in Messico, 33 poliziotti sotto inchiesta

NAPOLI. I poliziotti di Tecalitlan, nello Stato di Jalisco nel sud del Messico, finiscono sotto inchiesta per la scomparsa di tre cittadini italiani che, secondo un parente, sarebbero stati arrestati dalla polizia locale. Lo riporta il quotidiano Repubblica Napoli.

I cittadini napoletani scomparsi sono Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino. Tutti e tre spariti nel nulla il 31 gennaio scorso. Nell’ultimo messaggio vocale inviato ai familiari, Antonio e Vincenzo avevano detto di essere stati fermati dalla polizia.

Messico, 33 poliziotti indagati

Ad annunciare l’indagine è stato il procuratore dello Stato di Jalisco, Raul Sanchez, spiegando in conferenza stampa che i 33 membri della polizia della località di Tecalitlan saranno portati nella capitale dello Stato, Guadalajara. Intanto altri poliziotti dello Stato di Jalisco assicureranno la sicurezza nel territorio che conta 16.500 abitanti.

Le autorità messicane, intanto, hanno chiesto a Roma un controllo penale su sei cittadini italiani, tra i quali ci sono i tre napoletani scomparsi a Jalisco a fine gennaio. “Stiamo chiedendo all’Italia documenti per tutti e sei gli italiani – ha detto ai giornalisti il procuratore generale Jalisco Raul Sanchez – non solo per i tre che sono scomparsi”.

Il Messico è alle prese con la sua peggiore ondata di criminalità violenta, con oltre 25 mila nel 2017, bande di narcotrafficanti divise in gruppi più piccoli si contendono il territorio.

Il Jalisco New Generation Cartel, considerato dagli Stati Uniti come una delle più potenti bande di droga del Messico, opera a Jalisco.

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