Cronaca

Napoli, bimbo gravemente ustionato: sogna di incontrare Koulibaly

Vede solo ombre Ceikh Ndiaye, il bimbo senegalese di tredici anni arrivato ieri in aereo a Napoli per un doppio intervento chirurgico, al viso e anche alle mani che sono piegate sui polsi.

Bimbo senegalese ustionato dall’età di 9 mesi: sogna di incontrare Koulibaly

Ceikh Ndiaye è un bambino senegalese di 13 anni e ha il volto ustionato da quando aveva nove mesi a causa dell’incendio nella casa-capanna provocato da una lampada a petrolio, come quelli che ogni anno, quando è tempo della raccolta delle arance, si accendono tra Rosarno e San Ferdinando. La sua famiglia abita nel continente nero a 140 chilometri dalla capitale, racconta il primario, descrivendo l’estrema povertà e le contraddizioni di oggi.

Die, 33enne, la madre del bambino, saluta, ringrazia tutti coloro che si stanno prendendo cura del bambino che dovrà subire un intervento chirurgico a Napoli. «Lei lo ha portato da noi perché lo visitassimo, e noi abbiamo preso a cuore la sua storia», aggiunge Francesca Pacelli Romano, manager di Emergenza Sorrisi, la onlus che opera tra Roma, Bari e Napoli e ha organizzato tutto, ottenendo il sostegno della azienda ospedaliera universitaria guidata da Maurizio di Mauro.

L’incubo di quel povero bambino costretto a vivere in condizioni disumane dall’età di nove mesi sta per terminare e ora sogna di poter incontrare Koulibaly.

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