Cronaca

Napoli, incendio all’ingresso di Palazzo Fuga: “appiccato di proposito”

Nella serata di venerdì un incendio ha avvolto lo scalone di Palazzo Fuga in piazza Carlo III a Napoli, si ipotizza sia stato appiccato di proposito. I residenti e i comitati civici segnalano anche “scorribande di scooter e motorini che imperversano sullo scalone centrale della struttura Settecentesca”. Probabilmente a generare il rogo è stata una babygang locale come si legge su La Repubblica.

Napoli, incendio all’ingresso di Palazzo Fuga

Le fiamme si levano dietro la balaustra, al termine dello scalone monumentale, sotto uno dei tre archi all’ingresso del Real albergo dei poveri. Ed è un nuovo oltraggio a Palazzo Fuga, un incendio “che deve essere stato appiccato di proposito”, denunciano il Comitato Portosalvo e l’associazione “Piazza Carlo III – Ponti Rossi”.

“Subito è stata allertata la polizia municipale, giunta sul posto con i vigili del fuoco che hanno domato il rogo”, spiega Osvaldo De Mase, presidente dell’associazione “Piazza Carlo III”. Una porzione dalla facciata storica realizzata in travertino, restaurata pochi anni fa, risulta annerita dalle fiamme. L’area all’ingresso del Real albergo è utilizzata da anni come riparo dai senza dimora. A bruciare sarebbero state alcune suppellettili dei giacigli, tra cui coperte e cartoni abbandonati.

Palazzo Fuga in balia delle babygang

“Ma ci sono state segnalate frequenti intrusioni e scorribande di baby gang in scooter sullo scalone storico del palazzo monumento Unesco”, aggiunge il presidente del Comitato Portosalvo, Antonio Pariante. L’associazione di De Mase sollecita “il ripristino delle transenne davanti la facciata. Da quando sono state smontate, questa è stata aggredita dai graffiti. E adesso c’è stato anche un nuovo incendio, dopo quello che si verificò anni fa sempre nell’ingresso. Bisogna tutelare questo sito lasciato all’abbandono e al degrado. È una situazione che abbiamo sollecitato al Comune e a più esponenti parlamentari. A maggior ragione perché Palazzo Fuga è oggetto di un importante recupero con 100 milioni di euro del Pnrr”.

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