Cronaca

Napoli, il messaggio – minaccia dei Polverino contro il pentito

NAPOLI. Il messaggio – minaccia dei Polverino contro il pentito. Il messaggio arriva forte e chiaro e sembra più una minaccia che una semplice frase.

Napoli, il messaggio – minaccia dei Polverino contro il pentito

Il passaggio più significativo e sicuramente più “macabro” contenuto nell’ultima ordinanza di custodia cautelare è sicuramente quello relativo alle minacce che il gruppo dei Polverino rivolge al suocero di Tedoro Giannuzzi. Questo messaggio è diretto proprio a lui perché ora è un pentito ed è diventato quindi collaboratore di giustizia. L’uomo, in sede di denuncia, ha raccontato ai magistrati cosa avvenne quel giorno e del ruolo avuto da Cristoforo Candela ‘o capellone’ in tale vicenda.


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Il racconto ed il messaggio

«L’undici dicembre del 2017 mentre passeggiavo a Quarto nel quartiere denominato 167 ho sentito un fischio e ho riconosciuto Cristoforo, zio Cristoforo seduto al lato passeggero di un’autovettura condotta da Peppe (Giuseppe Ciotola ndr). Mi fu comunicato di attenderlo presso il secondo palazzo delle case popolari. Appena giunto lì Cristoforo è sceso dal veicolo e si avvicinato. Mi chiese se stavo in contatto con mio genero, riferendosi a Teodoro. Io risposi che non sapevo più nulla di lui, nè di cosa facesse nè dove si trovasse e non credendo alle mie parole ha aggiunto: «Diglielo a Teodoro che a me mi tolga di mezzo, se mi fa prendere sette-otto anni di carcere gli mando io il messaggio, ti impicco fuori la porta».

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