Cronaca

Napoli, via Marina, lo scandalo dei lavori e tutti gli indagati

NAPOLI. Via Marina, lo scandalo dei lavori e tutti gli indagati. Sembrerebbe ci sia un accordo sotto banco per gli appalti ed ottenere i finanziamenti.

Napoli, via Marina, lo scandalo dei lavori e tutti gli indagati

Un «patto», tanto per usare un concetto agli atti, un accordo sotto banco per veicolare appalti e ottenere lo sblocco dei finanziamenti. È il punto cruciale delle indagini su via Marina, vicenda giunta a un approdo decisivo. Pochi giorni fa sono infatti scaduti i termini dell’ultima richiesta di proroga di indagine, si attende la svolta in un fascicolo scandito da blitz e sequestri, intercettazioni e analisi informatiche. Un piccolo passo indietro: è dello scorso giugno l’ultima richiesta di proroga delle indagini a carico di un gruppo di undici indagati, tra imprenditori, presunti facilitatori, qualche funzionario pubblico.


via Marina, lo scandalo dei lavori e tutti gli indagati


Le accuse e gli indagati

Ora più che mai si battono ipotesi di alto profilo. Si punta a dimostrare l’esistenza di un’associazione per delinquere, una sorta di cricca degli affari, in grado di veicolare appalti e di condizionare gare pubbliche in alcuni lotti di lavoro di riqualificazione urbana. Tra questi anche il restyling di via Vespucci e di via Ponte dei francesi, un tratto di strada al centro dell’attenzione cittadina per contenziosi e intoppi burocratici che hanno rallentato i tempi di consegna dei lavori. Anche altri sono i capitoli di spesa, come alcuni interventi di riqualificazione in zona centro storico o la realizzazione di una piscina in via Nicolardi, oltre a lotti di lavoro nel porto di Napoli.

Storie diverse che sarebbero riconducibili sempre e comunque alla stessa lobby, alla stessa presunta camera di compensazione. Undici nomi, inchiesta coordinata dai pm Ida Frongillo e Valeria Sico. Scaduti i sei mesi dell’ultima proroga di indagini, tocca alla Procura la nuova mossa, che dipende in gran parte dagli esiti di una maxiperizia informatica disposta mesi fa su decine di «obiettivi» acquisiti.

Le indagini

Vari filoni di indagine, lo scenario in questi mesi si è ampliato. Si va da alcuni appalti all’interno del porto di Napoli, per toccare via Vespucci e centro storico (Unesco), seguendo la trama di intercettazioni telefoniche e ambientali. E, ovviamente, seguendo quanto verrà fuori dall’analisi di mail o conversazioni cancellate nei mesi decisivi dell’indagine. Undici indagati, che attendono le nuove mosse della Procura per replicare ad eventuali contestazioni. Ma entriamo nel merito delle indagini.

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