Conclusa l’operazione San Gennaro sulla rapina in gioielleria da 30mila euro a Pontinia: è stato arrestato il latitante 23enne, Alessandro Cante di Giugliano in Campania. Si è costituito ai carabinieri, dopo che di lui si erano perse le tracce da mesi. I rapinatori, nel colpo “in trasferta”, avevano aggredito anche il proprietario e sua moglie, accoltellando l’uomo alle spalle e picchiando la donna.
Operazione San Gennaro, rapina con aggressione in gioielleria: arrestato 23enne latitante
Alessandro Cante, 27enne napoletano, era latitante da sei mesi dopo essere stato condannato per la rapina da oltre 30mila euro commessa, con la complicità di altri soggetti, a Pontinia. Del giovane si erano perse le tracce dopo l’ordinanza di carcerazione pari a due anni e 8 mesi di reclusione. Ieri però il giovane ha deciso spontaneamente di costituirsi.
Le condanne
L’operazione “San Gennaro”, avviata nell’ottobre 2020, portò agli arresti di due dei 4 rapinatori considerati i “trasfertisti” che da Giugliano si erano recati in provincia di Latina per commettere una violenta rapina in gioielleria. Il processo con il rito abbreviato a carico dei 4 imputati aveva portato alle assoluzioni per A.D. classe 2000 e per L.D.N. classe 2000. Due invece le condanne per Giovanni Moccia, giudicato col rito abbreviato, che ha rimediato 4 anni e per il 23enne Alessandro Cante che ha ottenuto il patteggiamento a 3 anni ed 8 mesi.
La rapina
I fatti si riferiscono al 28 maggio del 2020 quando alcuni malviventi, col volto travisato da mascherine chirurgiche e cappellini con visiera, avevano preso di mira una gioielleria. Nel raid, avevano anche aggedito e accoltellato i proprietari. L’uomo fu colpito alle spalle da un’arma da taglio mentre la moglie della vittima fu picchiata. Infine, con il bottino tra le mani i quattro si diedero alla fuga.
