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Primo intervento, chiude Gragnano: tutti dirottati a Castellammare

Primo intervento, chiude Gragnano: tutti dirottati a Castellammare. Si, perché il Psaut chiuderà il prossimo 11 febbraio a tutti i bisognosi di cure d’emergenza.

Primo intervento, chiude Gragnano: tutti dirottati a Castellammare

Il Psaut di Gragnano chiuderà il prossimo 11 febbraio. Tutti i pazienti che si recavano nella struttura di via Spagnuolo per ricevere le prime cure in casi non di estrema emergenza dovranno usufruire dell’ospedale San Leonardo di Castellammare. A comunicare la decisione è stata l’Asl che nella giornata di ieri ha diffuso un comunicato con il quale ha avvisato la cittadinanza della novità voluta dalla Direzione Generale.


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Le polemiche

Una novità che già suscita molte polemiche. «La soluzione della Regione per gestire il sovraffollamento del Pronto Soccorso dell’ospedale di Castellammare di Stabia è stata individuata nell’inspiegabile chiusura dello Psaut di Gragnano. Nella sostanza, si chiude un presidio di riferimento per sei comuni dei Monti Lattari, per spostare medici emergentisti a Castellammare, ottenendo come risultato ovvio e annunciato un ulteriore sovraffollamento di quel Pronto soccorso per l’assenza di un filtro territoriale fondamentale per accogliere codici bianchi e verdi. Piuttosto che mettere finalmente mano a un piano di sanità territoriale, chiuso da tre anni nei cassetti, l’amministrazione regionale ricorre ancora una volta a soluzioni improvvisate ed estemporanee». È quanto denunciano i consiglieri regionali e componenti della Commissione Sanità Valeria Ciarambino e Luigi Cirillo.

I consiglieri continuano

«Bisognerebbe partire dall’organizzazione di una sanità territoriale del tutto assente in Campania, con un sistema integrato di cure grazie al quale ciascun cittadino vedrebbe soddisfatti i bisogni più complessi. Con un filtro territoriale efficiente, si andrebbero finalmente a decongestionare i Pronto soccorso dei troppi ospedali in affanno. Purtroppo fino a quando avremo questa gestione della sanità regionale, continueremo ad assistere alla chiusura di presidi come lo Psaut di Gragnano e il punto di primo intervento di Pollena Trocchia. Scene già viste di smantellamento dell’assistenza sanitaria pubblica. Presenteremo un’interrogazione sui Psaut che De Luca sta chiudendo senza garantire una risposta assistenziale alternativa. Una strategia i cui unici beneficiari non sono certo i cittadini, ma i privati che continuano a potenziare le loro strutture e a raddoppiare posti letto, offrendosi come unica onerosa alternativa al servizio pubblico».

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