Cronaca

Processo Salvini-99 Posse, il leader della Lega: “Ho scoperto cosa vuol dire ‘sei una lota’”

Processo tra Salvini e 99 Posse, il leader della Lega definito lota dai musicisti napoletani: ieri ascoltato Salvini

Si è tenuto ieri il nuovo capitolo del processo tra Matteo Salvini ed i 99 Posse. Il leader della Lega aveva querelato i componenti della band musicale per diffamazione nei suoi confronti, in relazione a un video diffuso nel 2015 alla vigilia di una manifestazione della Lega a Roma. In quell’occasione, Salvini fu definito lota razzista, e l’invito fu a prenderlo a “calci in c…”.

Processo tra Salvini e 99 Posse, cos’è successo

Ieri, lunedì 15 marzo, il leader della Lega è stato ascoltato ieri nel Palazzo di Giustizia di Napoli come persona offesa. Salvini definì un attacco personale l’invito dei musicisti a prenderlo “a calci in c…”, ancor più grave perché alla vigilia della manifestazione di piazza del Popolo della Lega: “C’era un clima non bello, con un’istigazione a non permettere che si svolgesse quell’iniziativa”.

Allo stesso tempo, Salvini si è detto pronto a risolvere la vicenda “in pochi secondi” se, da parte dei 99 Posse, “ci fosse il riconoscimento dell’errore, le scuse e una donazione ad una associazione di volontariato del territorio”.

La reazione dei 99 Posse

I componenti dei 99 Posse non si sono presentati in Tribunale. “Torno a casa sereno lo stesso, ho gusti musicali diversi, preferisco De Andrè e De Gregori ai 99 Posse ma questo fa parte della soggettività e del bello della musica”, ha concluso Salvini.


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