Cronaca

Università Federico II, a Scampia arriva la facoltà di Medicina

Il ministro dell'università Maria Cristina Messa sarà a Napoli il prossimo 17 ottobre per l'inaugurazione della nuova sede universitaria della Federico II

L’Università Federico II ha aperto a Scampia la facoltà di Medicina. Il ministro dell’università Maria Cristina Messa sarà a Napoli il prossimo 17 ottobre per l’inaugurazione della nuova sede universitaria della Federico II di Medicina nel quartiere di Scampia.

A Scampia arriva la facoltà di Medicina

La Ministra Messa, nel commentare la scelta della Federico II di aprire sedi nella periferia di Napoli, cominciando dalle Academy di San Giovanni a Teduccio e ora con Medicina a Scampia, ha detto: “È una delle cose migliori dell’università, ma ricordiamoci che non deve perdere la propria missione che non è quella di occupare territori svantaggiati ma è di formare e fare ricerca. Certo farlo in territori svantaggianti ha un impatto fondamentale”.

Il plesso è sorto al posto della “Vela H”, abbattuta nel 2003. Il  stato nuovo complesso universitario ospiterà il corso di laurea in Scienze della Nutrizione Umana, un edificio, firmato dall’architetto Vittorio Gregotti, di sette piani, per una superficie totale di 15 mila metri quadrati, dove sono state collocate 48 aule per 330 posti complessivi, un’aula magna, studi medici e laboratori, uffici e servizi alla didattica, consultori e ambulatori e tutti i servizi per gli studenti. La previsione è quella di attrarre nel territorio della periferia occidentale di Napoli circa 2.500 studenti.

La rivalutazione del territorio

A siglare il 5 aprile 2006 il primo protocollo d’intesa furono il governatore Antonio Bassolino, il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e il rettore Guido Trombetti. “Con questa nuova sede – sottolineava l’allora rettore – risolveremo i problemi di spazio che da tempo abbiamo per la Facoltà di Medicina. Il progetto parte con i presupposti giusti, dalla disponibilità dei finanziamenti e dei terreni alla nuova fermata della metropolitana, che consente di raggiungere con sole due fermate la sede centrale della Facoltà”.

Il progetto

Un progetto quindi iniziato sedici anni fa, andato avanti tra ritardi, stop improvvisi e polemiche, ma fortemente voluto da Gaetano Manfredi, prima nel ruolo di rettore e poi in quello di sindaco. Gli ultimi passaggi formali erano stati espletati a luglio quando il primo cittadino e il rettore Matteo Lorito annunciarono in un comunicato congiunto la “chiusura del cantiere della Federico II che ospiterà i corsi di laurea in Professioni sanitarie”.

La nuova facoltà realizzata grazie a 50 milioni messi dalla Regione e a 7 del Comune ospiterà, oltre ai corsi di Infermieristica, Infermieristica pediatrica, Ostetricia, Scienze riabilitative di Professioni sanitarie, dell’area tecnico-diagnostica, un’area adibita ad ambulatorio di quartiere per potenziare le cure primarie in alcune patologie specifiche, come ambulatori di cardiologia, e disturbi del metabolismo e della nutrizione.

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