Secondo quanto emerso nell’inchiesta “Diacono”, condotta dai carabinieri di Vibo Valentia, un ispettore del ministero dell’Istruzione, Maurizio Piscitelli, chiedeva 2mila euro per fornire diplomi falsi.
I soldi gli venivano corrisposti, secondo gli inquirenti, in confezioni di liquori o di cellulari. Piscitelli, arrestato nella sua casa di Napoli dove nascondeva 165mila euro in contanti, avrebbe rilasciato circa 500 diplomi o attestati falsi.
Scuole, ispettore Miur arrestato a Napoli
Lui e il figlio avrebbero appoggiato l’attività illegale dell’accademia Fidia di Stefanaconi, da cui è partita l’indagine. Qui nel luglio 2020 gli…