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Alla scoperta delle città italiane: Tivoli, storia, leggende e posti da visitare

Tivoli è una delle località più suggestive nei dintorni di Roma: posizionata proprio lungo la strada della transumanza che dall’Abruzzo conduceva alla Capitale, per secoli ha rappresentato una meta estremamente ambita dai visitatori che si dirigevano verso la Città Eterna

Tivoli è una delle località più suggestive nei dintorni di Roma: posizionata proprio lungo la strada della transumanza che dall’Abruzzo conduceva alla Capitale, per secoli ha rappresentato una meta estremamente ambita dai visitatori che si dirigevano verso la Città Eterna. Anche per effetto di una lunga serie di meraviglie da visitare, tutt’oggi in grado di attrarre turisti da ogni parte del mondo.

La storia e le leggende su Tivoli

La storia di Tivoli si intreccia in maniera stretta ad alcune leggende, a partire da quella che vorrebbe il centro tiburtino addirittura più antico di Roma. ‘Voce’ che affonda le sue radici nelle affermazioni di Dionigi di Alicarnasso, secondo il quale sarebbe stata fondata dagli Aborigeni in conseguenza del rito della primavera sacra.

Un’altra leggenda vuole invece che a fondare la cittadina sarebbe stata una colonia greca, guidata dall’arcade Catillo, dopo aver provveduto a scacciare dalla zona i Siculi. Ovvero il primo nucleo abitativo sull’altopiano dell’Aniene. Anche il suo primo nome, Tibur, è connesso ad una leggenda, la quale lo vorrebbe derivante dalla parola sabina Teba o Teiba, che secondo Varrone significherebbe colle.

Da un punto di vista prettamente storico, Tivoli si segnalò comunque nel corso del IV secolo A.C., quando entrò nella Lega Latina al fine di contrastare le mire egemoniche di Roma. Dopo la sconfitta della Lega entrò nell’orbita dell’ingombrante vicino, assumendo però un ruolo di notevole rilievo nel corso delle Guerre Puniche per poi consolidarsi come centro commerciale e luogo di ritiro per molti nobili romani nei secoli successivi.

I posti da visitare a Tivoli

Il rapporto con Roma è poi proseguito nel corso dei secoli, tra alti e bassi testimoniati proprio da alcuni dei luoghi simbolo della cittadina. Tra questi vanno ricordati in particolare:

  1. Villa d’Este, forse il simbolo della città. Fatta costruire nel corso del sedicesimo secolo da Ippolito II d’Este, con il preciso intento di recuperare gli antichi fasti delle corti ferraresi e romane. Come si può vedere dal sito Tivolivilladeste.com, Si distingue per lo straordinario mix creato da un giardino all’italiana e dalle centinaia di fontane, a partire da quella dell’Organo;
  2. Villa Gregoriana, oasi naturale fatta costruire da papa Gregorio XVI nel corso della prima metà del diciannovesimo secolo, proprio nel centro di Tivoli, che presenta boschi, sentieri e cascate e un Parco gestito dal FAI e derivante dalla deviazione dell’Aniene, decisa nel 1832 per impedire alle sue esondazioni di distruggere il centro;
  3. Villa Adriana, uno dei siti archeologici italiani più famosi in assoluto. Sede abituale di rifugio per l’imperatore Adriano, nei momenti in cui cercava una tranquillità impossibile a corte, nonostante i danneggiamenti apportati dal tempo conserva ancora le tracce di un grande passato. Un’epoca nella quale, al suo interno, troneggiavano grandiosi edifici residenziali, terme, ninfee, giardini e padiglioni in grado di regalare uno straordinario colpo d’occhio tanto da consigliare l’Unesco a proclamarla patrimonio universale.

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