Cronaca

Vomero, Gennaro Capodanno: “Chiude storico negozio di antichità”

NAPOLI. Qui di seguito una nota di Gennaro Capodanno, presidente del comitato valori collinari, a proposito della chiusura di uno storico negozio della zona del Vomero.

Nota Gennaro Capodanno

“Continua, senza sosta, la scomparsa dei più antichi negozi del Vomero, al cui posto, quasi sempre, sorgono attività per la somministrazione di cibi e bevande, che, con la presenza di gazebo, tavolini e sedie, hanno di fatto trasformato il quartiere collinare della Città, un tempo conosciuto come “quartiere dei broccoli” per la presenza di vasti appezzamenti di terreno, dove si coltivava questo ortaggio, in un vero e proprio fast food a cielo aperto. Purtroppo, in linea con questa tendenza, dopo quasi settant’anni di vita, in questi giorni ha chiuso un altro negozio che per lustri ha rappresentato un pezzo di storia del quartiere, il negozio di antichità della ditta Serrao, presente dal lontano 1950, posto al civico 39 della centralissima piazza degli Artisti, al confine tra i quartieri del Vomero e dell’Arenella. Stamani, con uno striscione sovrapposto alla vecchia insegna, si annunciava l’arrivo della nuova ditta che prenderà il suo posto, con un’attività che, come oramai accade sempre più di frequente, non ha nulla a che vedere con quella che si è svolta per tutto questo tempo“.

“Purtroppo, nel silenzio delle istituzioni preposte – prosegue Capodanno – aziende che, in oltre mezzo secolo di vita, hanno reso famosi gli esercizi commerciali di tradizione del Vomero, continuano a scomparire. E l’elenco si aggiorna e si allunga continuamente con una preoccupante cadenza ravvicinata. Negli ultimi anni hanno chiuso il Bagaglino, Abet, Coppola, Daniele, il negozio di fiori Cimmino, nel solo tratto pedonalizzato di via Scarlatti, le librerie Guida in via Merliani e Loffredo in via Kerbaker. Per ricordarne solo alcune, tra le più rinomate e conosciute, ma l’elenco è molto più consistente“.

“Una trasformazione quella settore commerciale vomerese che ha subito un’improvvisa ed emblematica impennata dall’inizio di questo secolo – sottolinea Capodanno -. Al posto delle botteghe artigianali e di esercizi commerciali di antiche tradizionali famiglie vomeresi, che si trasmettevano di padre in figlio, sono arrivate attività di ogni tipo, principalmente però a carattere gastronomico, con bar, gelaterie, pasticcerie, ristoranti e paninoteche. Una tendenza che non sembra arrestarsi, una trasformazione che meriterebbe certamente un’attenzione e un’analisi più approfondita da parte degli enti e degli uffici a tanto preposti“.

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