Curiosità

3 cose sulla chiesa della Pietrasanta, deturpata dai vandali

NAPOLI. La città è presa d’assedio dai vandali nelle ultime settimane. Tra piazza Plebiscito, piazza San Domenico Maggiore e il campanile rinascimentale della chiesa della Pietrasanta, il numero dei monumenti e luoghi di interesse presi di mira dai vandali aumenta sempre di più.

Ma cos’è la chiesa della Pietrasanta e quali sono le principali curiosità che la rendono così speciale?

 

3 cose sulla Pietrasanta

 

Innanzitutto il nome. La chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta è una basilica del centro storico di Napoli, la prima in assoluto ad essere dedicata al culto della Vergine Maria nel capoluogo campano.

 

La costruzione e la ristrutturazione

 

 

I graffiti sulla base della chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta sono uno schiaffo alla storia di Napoli. L’edificio fu costruito intorno al 533 per volere di San Pomponio, allora vescovo della città. Sorge sui resti di un tempio romano e si trova nel cuore del capoluogo campano.

Nel Seicento fu Cosimo Fanzago ad avviare i lavori di ristrutturazione da cui deriva l’aspetto attuale della basilica.

 

La musica

 

 

La chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta unisce l’importanza della religione cristiana per gran parte del popolo partenopeo all’arte e all’interesse artistico e architettonico che da sempre attira turisti da ogni parte del mondo.

Ma non solo. Nel 1990 Monsignor Vincenzo De Gregorio, che era anche docente al Conservatorio San Pietro a Majella nonché organista della cattedrale, propose di costruire all’interno di Pietrasanta il centro musicale ecclesiastico in città.

 

Il campanile

 

 

Il campanile, risalente al VI secolo, è la maggior vittima degli atti vandalici dei giorni scorsi. Tuttavia, non molti sanno che questo era utilizzato – secondo una leggenda – come luogo per sversare la spazzatura. Si racconta infatti che ogni giorni, da queste parti, apparisse il diavolo sotto forma di cinghiale.

Ancora nel XVII secolo l’abate di Santa Maria alla Pietrasanta rendeva omaggio all’Arcivescovo della città con un porchetta, ammazzata all’interno del Duomo di Napoli. La stessa chiesa è stata costruita per combattere la presenza del demonio, come testimoniano le caratteristiche teste di porco che ancora si possono notare sul campanile.

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