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Riqualificazione “Cardinale Mimmi”, approvato il progetto da 3,6 milioni

NAPOLI. La Giunta comunale, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Carmine Piscopo e dell’Assessore al Welfare Roberta Gaeta, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica di riqualificazione della struttura di proprietà comunale denominata Cardinale Mimmi, ubicata in salita Miradois.

La riqualificazione della struttura

L’importo dei lavori, finanziati nell’ambito del PON METRO 2014/2020, è di 3,6 milioni di euro.
La struttura già oggetto di precedenti interventi, che riguardavano l’ala minore dell’edificio, erano stati sospesi nel novembre 2011.

I lavori prevedono una revisione funzionale dell’immobile, il completamento dell’adeguamento strutturale dell’edificio e sono finalizzati alla realizzazione di una struttura abitativa speciale rivolta alle famiglie disagiate composte da piccoli nuclei, prevedendo prezzi contenuti e una soluzione abitativa che si caratterizza per la presenza di alcuni spazi e servizi comuni, funzionali alla socializzazione e all’aggregazione delle persone ospitate.

Al piano terra sono previsti, infatti, spazi condivisi per circa 110 mq, servizi igienici, una portineria e tre alloggi. Ai piani 1, 2 e 3 sette alloggi per piano. Per un totale di ventiquattro alloggi, con una superficie per appartamento compresa tra i 35 e i 47 metri quadri. I lavori saranno avviati entro il corrente anno e si concluderanno antro il 2020.

Le parole degli assessori

“Aver trovato i finanziamenti per portare a compimento il lavoro di rifunzionalizzazione di questa importante struttura – hanno dichiarato gli Assessori Gaeta e Piscopo – che potrà ospitare ventiquattro nuclei familiari è un ottimo risultato che premia gli sforzi che ogni giorno compie questa Amministrazione per garantire i servizi alla collettività. L’impegno rivolto alle fasce deboli, non solo economicamente deboli, concludono gli assessori, evidenzia la volontà della Giunta di guardare con la massima attenzione a tutti i bisogni che si manifestano, si vuole così intervenire per dare un’offerta concreta alla domanda di accoglienza residenziale per gli anziani indigenti o particolarmente sofferenti in merito alla solitudine e all’abbandono familiare ma anche assistenza sociale per le persone anziane in condizione di disagio psicologico”.

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