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Abc, confermato “lo stato di salute” dell’azienda

NAPOLI. La commissione Infrastrutture, presieduta da Gaetano Simeone, ha oggi incontrato il commissario straordinario dell’azienda speciale Acqua Bene Comune, Sergio D’Angelo, il direttore tecnico, Alfredo Pennarola, ed il Collegio dei revisori dei conti della stessa azienda che, lo scorso venerdì, ha approvato i bilanci di esercizio relativi al 2015 e 2016.

Abc, l’esito della riunione

La riunione, ha introdotto il presidente di commissione Simeone, consente di fare il punto sullo stato dell’azienda speciale e sulle attività che sono state messe in campo negli ultimi tempi; apprezzata dall’intera commissione la disponibilità dei vertici di ABC al confronto al quale il vice sindaco Del Giudice non è potuto intervenire perché impegnato in Prefettura per il comitato sull’ordine pubblico.

L’approvazione, venerdì scorso, dei due bilanci di esercizio arretrati, per il 2015 e 2016, ha esordito il commissario straordinario D’Angelo, conferma lo stato di salute dell’azienda che da oltre 15 anni consegue risultati positivi; in proposito, D’Angelo ha sottolineato il positivo contributo dei revisori contabili che, con un preciso lavoro di ricognizione, ha consentito di recuperare l’oggettivo ritardo che si era accumulato. Nel corso del dibattito, anche il presidente del collegio dei revisori di ABC, Delle Donne, ha comunicato che sono in corso i lavori per completare le relazioni sui bilanci approvati dai quali emerge che l’azienda oltre agli utili ha un patrimonio netto più che adeguato. Per il commissario D’Angelo, è stato importante, in questi mesi, il lavoro svolto anche sul piano organizzativo con lo sblocco di alcune procedure (come gli appalti per la manutenzione e i materiali), ma, soprattutto, per l’attuazione della delibera del Consiglio comunale per il completamento del ciclo integrato delle acque: dei 45 impianti di depurazione, 20 sono già passati all’ABC, a cominciare dall’impianto di San Giovanni a Teduccio; c’è già un programma condiviso con l’amministrazione comunale e entro il 2018 il piano di presa in carico degli impianti sarà completato così da poter iniziare, nel 2019, la presa in carico della rete delle fognature per completare l’intero ciclo. E’ da inquadrare nell’efficientamento dell’azienda il percorso di assorbimento in ABC degli 87 lavoratori della Net Service, in attuazione dell’indirizzo espresso dal Consiglio comunale, un percorso che sarà completato la prossima settimana. L’adeguamento amministrativo, finanziario e strutturale di ABC la mette in condizione di affrontare la prossima sfida, in attuazione della legge regionale 15 del 2015 che individua per l’intera regione 5 distretti con 5 gestori unici: l’ABC potrebbe diventare il gestore del ciclo per Napoli ed altri 31 Comuni dell’ambito, portando l’azienda a servire 1 milione e 800mila abitanti (attualmente ABC serve un bacino di 1 milione di abitanti), sostenendo così anche in un’area più vasta l’opzione strategica dell’acqua pubblica fatta dal Comune di Napoli nel 2011. Sottolineata, inoltre, la recente decisione di ABC della tariffa sociale per le famiglie con reddito ISEE basso, una scelta che va letta in collegamento con la decisione di rateizzare le morosità per le famiglie meno abbienti e di recuperare l’evasione; infine, occorre rilevare che in vista dei programmi da sostenere nel prossimo futuro, l’azienda è sotto organico (negli ultimi 2 anni più di 50 dipendenti sono andati in pensione).

Numerosi consiglieri sono intervenuti sui diversi temi e chiesto chiarimenti: il presidente Simeone ha chiesto un maggiore coordinamento tra azienda idrica e Comune nei lavori che hanno ricadute sulla rete stradale, in considerazione anche dei tanti cantieri aperti o in via di apertura in città; il consigliere Brambilla (Mov. 5 Stelle), sottolineando l’incertezza che ancora perdura sui 20 milioni di utili del 2014 impropriamente incamerati dal Comune, come rilevato dalla delibera della Corte dei Conti regionale, ha ricordato che ancora manca il piano industriale che doveva sostenere l’assorbimento della Net Service e chiesto un aggiornamento sullo stato degli impianti di depurazione, che all’epoca l’amministratore Montalto definì non sicuri; per Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) va dato atto del miglioramento della situazione dopo le fibrillazioni degli anni scorsi; si è augurato che con l’approvazione degli ultimi bilanci sia chiarita anche la situazione dei crediti e debiti tra Comune e azienda, chiedendo infine informazioni sulle finalità del bando pubblicato da ABC per il reclutamento di personale per il censimento dei contratti in essere; Santoro (Misto Fratelli d’Italia) ha chiesto chiarimenti sul contenzioso con il Comune di Melito e sullo stato dell’interlocuzione con la Regione in merito ai canoni per depurazione e fognature non versati alla Regione dal 2007; in generale, ha ricordato che le opposizioni salutarono positivamente, anche per le modalità con cui fu preparata e adottata, la scelta innovativa dell’azienda pubblica, negli ultimi anni però instabilità, incertezza e continui cambi di vertice hanno destato preoccupazione: se l’esperienza commissariale ha consentito di rimettere in moto l’azienda, occorre ora, in vista della sfida dell’ente idrico, lavorare alla stabilità, anche sul piano del management (desta perplessità il fatto che in capo al direttore tecnico sia stata posta anche la responsabilità della gestione del personale); Esposito (PD) ha chiesto chiarimenti sulla chiusura dell’impianto di Vigliena; apprezzando le misure in tema di tariffe sociali, ha auspicato che si dedichi attenzione anche alle associazioni di volontariato che svolgono un importante lavoro sui territori, criticato che si evochi l’interruzione della fornitura per le famiglie effettivamente impossibilitate a saldare le morosità; Cecere (Dema) ha chiesto attenzione sul problema di numerose famiglie che, in attesa si definiscano i provvedimenti di sanatoria che le riguardano, sono costrette a sostenere alti costi e l’istallazione di sottovettori da parte di ditte private; per Moretto (Prima Napoli) una valutazione complessiva va compiuta in Consiglio sui processi e i risultati ottenuti, alla luce dei bilanci approvati, mentre va affrontato il tema del cumulo di incarichi all’interno dell’azienda e, all’esterno, quello delle copiose perdite di acqua dalla rete.

In risposta alle domande dei consiglieri intervenuti nel corso del dibattito, il commissario D’Angelo ha precisato alcuni aspetti nella replica: l’entità delle perdite di rete, a Napoli, è inferiore al 30%, al di sotto della media nazionale; il cumulo di incarichi in capo al direttore tecnico non confligge con le regole della trasparenza, ma nelle prossime settimane sarà definito un assetto organizzativo più rispondente alle necessità; quanto al piano industriale connesso all’assorbimento di Net Service, che va valutato anche per il forte risparmio che induce, la redazione sarà possibile una volta approvati i bilanci arretrati; il faticoso lavoro di ricognizione compiuto su debiti e crediti tra Comune e azienda ha chiarito l’entità delle poste e il Consiglio, quando ne prenderà visione, troverà che è stato appostato un fondo svalutazione crediti di 9 milioni; quanto al contenzioso con il Comune di Melito, ha spiegato che questo riguarda un parco di proprietà del Comune di Napoli che ospita 84 famiglie: in sede di giudizio non sono stati riconosciuti i crediti di ABC (700mila euro circa) per mancanza del contratto di fornitura; attualmente sono in corso procedure per recuperare le somme e definire la gestione della fornitura con il gestore competente su quel territorio; infine, sulla short list di legali ai quali, abitualmente, l’ABC ricorre per i contenziosi, ha precisato che sono stati ridefiniti i criteri per la selezione e la rotazione degli incarichi e, sempre sulla base delle linee guida dell’autorità anticorruzione, fissate al minimo le parcelle; quanto al contenzioso con la Regione sui canoni di depurazione e fognature, è in corso l’interlocuzione per arrivare ad una transazione che preveda, sulla scorta di quanto già accordato alla Gori, il pagamento di circa 100 milioni in 20 anni con una riduzione del 25% degli importi da ribaltare a beneficio degli utenti.

Sullo stato di sicurezza degli impianti di depurazione, il direttore tecnico Pennarola ha assicurato che di pari passo con la presa in carico vengono effettuati gli interventi per la messa in sicurezza degli stessi impianti che ora hanno, ognuno, un documento di valutazione dei rischi; l’impianto di Vigliena non è stato chiuso, ma automatizzato, con un monitoraggio che avviene a distanza, per cui i lavoratori sono stati trasferiti ad altra struttura; è reciproca l’informazione preventiva tra Comune e ABC sui cantieri, mentre l’azienda ha varato un piano speciale per il ripristino delle strade interessate ai cantieri e danneggiate dalle piogge.

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