Cronaca

Abusi a Napoli, la bambina racconta: “Mamma, ho fatto un gioco”

Abusi a Napoli, la bambina svela i retroscena: "Mamma, ho fatto un gioco". Un racconto dell'orrore che ha fatto alla mamma

Abusi a Napoli, la bambina svela i retroscena: “Mamma, ho fatto un gioco”. Un racconto dell’orrore che una bimba di soli quattro anni ha prima fatto alla mamma, poi agli inquirenti con il tramite di una psicoterapeuta.

Abusi a Napoli, la bambina racconta: “Mamma, ho fatto un gioco”

Quel gioco mimato dalla piccola non era altro che una violenza sessuale ai suoi danni che è emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e condotte dai carabinieri della stazione di Boscoreale sarebbe stata commessa dal fratellastro e dalla sua fidanzata. Un orrore tra le mura domestiche di un’abitazione del centro, una delle tante dimore di famiglie benestanti, imprenditori e professionisti, tutti incensurati e non legati ad ambienti di camorra.

Il racconto

Ieri mattina i carabinieri della stazione di Boscoreale, guidati dal comandante Massimo Serra, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa su richiesta della Procura di Torre Annunziata. Agli arresti sono finiti i due presunti pedofili. Una vicenda inquietante, venuta a galla quasi per caso, come riporta il Mattino, nell’ambito di un’indagine condotta da altri uffici inquirenti.

La vicenda

L’intera vicenda è stata ricostruita attraverso il racconto, del tutto genuino, fornito dalla bambina. In pratica, la bambina aveva confidato alla madre le strane attenzioni da parte del fratellastro e della giovane compagna. La stessa mamma aveva notato comportamenti del tutto inusuali da parte della piccola, la quale aveva in più circostanze mimato gli atti sessuali che era stata costretta a subire ad opera dei due indagati. Le indagini hanno permesso di ricostruire come la piccola sia stata vittima di atti sessuali in diverse occasioni, a partire da inizio anno. Dal racconto dettagliato, dai gesti esplicitamente sessuali mimati dalla piccola, tutto è diventato fin troppo evidente. La bambina è stata sottoposta a più sedute con una psicoterapeuta. In diverse occasioni, anche in assenza dei genitori, ha riproposto quel racconto dell’orrore, che alla piccola era stato presentato come un gioco del quale non doveva far parola con nessuno.

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