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Acerra, i consiglieri di maggioranza non vanno al consiglio comunale

ACERRA. “Se delle determine dirigenziali sono ritenute illegittime un consigliere comunale ha proprie prerogative per esercitare la funzione di controllo ispettivo, anche investendo altri organi. Non c’è bisogno di celebrare una seduta di Consiglio comunale trasformandolo ogni volta in un teatrino, con costi a carico della comunità”.

Acerra, la maggioranza “diserta” il consiglio comunale

Così spiegano, in una nota, i consiglieri della coalizione di maggioranza di Acerra che non parteciperanno all’odierno Consiglio comunale e che continuano: “D’altronde si propone all’attenzione del Consiglio comunale lo strumento dell’ordine del giorno che, come da prescrizione statutaria (art. 14 comma 7), dovrebbe essere utilizzato per esprimere sensibilità e orientamenti presenti in città su temi ed avvenimenti di rilievo locale ma anche nazionale ed internazionale. Cioè per far discutere il Consiglio comunale di atti potenzialmente illegittimi e di esclusiva competenza dirigenziale, si usa uno strumento certamente illegittimo”.

“Potremmo esser presenti e far rilevare, in via pregiudiziale, l’illegittimità. Ciò comporterebbe la liquidazione dei gettoni di presenza per non discutere e per non approvare nulla. L’etica impone l’assenza”.

“Si sottolinea che le determinazioni oggetto dell’ordine del giorno riguardano l’affidamento di incarichi legali relativi a denunce del Comune di Acerra per danno di immagine nei confronti di coloro che confondono la libertà di espressione con lo strumento sistematico delle ingiurie, anche di natura personale. Queste denunce, tra l’altro conformi ad atti di indirizzo già licenziati dal Consiglio comunale e della Giunta comunale in un recente passato riguardano, tra gli altri, Vittorio Sgarbi ma anche semplici cittadini-militanti che fanno un uso improprio dei social. Ma anche qualcuno che ha minacciato fisicamente il Sindaco”.

“Legittimare una discussione sulla forma degli atti, pertanto, comporterebbe eludere il merito delle questioni, autorizzando da un lato il continuo utilizzo di strumenti web per diffamare, dall’altro lasciando addirittura sole le Istituzioni, in primi il Sindaco, nella lotta contro coloro che utilizzano fare camorristico per tentare di condizionare l’attività amministrativa, fatti puntualmente denunciati. Chi vuole stare dalla parte della legalità dovrebbe scegliere di stare sempre dalla parte di chi è offeso e minacciato. Concludiamo ribadendo che questo tema verrà comunque trattato, ma nei modi legittimi, al prossimo consiglio comunale utile”.

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