Cronaca

Agente preso a testate e pugni da un detenuto a Poggioreale

Nella mattinata di oggi, lunedì 9 gennaio 2023, si è registrato l’ennesima aggressione nel carcere di Poggioreale dove un agente sarebbe stato preso a testate e pugni da un detenuto nel reparto di “Alta Sicurezza” denominato “Avellino”. L’aggressore sarebbe il figlio di un noto boss.

Poggioreale, agente preso a testate e pugni da un detenuto

Si sarebbe registrata questa mattina l’ennesima aggressione ai danni di agenti della penitenziaria. Nel reparto Avellino del carcere di Poggioreale il figlio di un noto boss ha preso di mira un poliziotto prendendolo a testate in pieno volto. Non contento gli ha anche sferrato dei pugni.

L’agente avrebbe riportato la rottura del setto nasale ed è stato ricoverato in ospedale dove dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico.

La denuncia

A denunciare la violenza ingiustificata è il segretario regionale dell’Asppe della Campania, Luigi Castaldo: “Purtroppo parlare di trattamento e rieducazione in un contesto come quello di Poggioreale è pura utopia. La mancanza di personale mette in seria discussione l’operatività della Polizia Penitenziaria e anche la sicurezza di tutti.”

La dinamica

ll segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Tiziana Guacci ha raccontato l’evento di oggi: “Continuano le aggressioni da parte dei detenuti nei confronti della Polizia Penitenziaria in Campania. Questa volta è il personale in servizio a Poggioreale ad aver vissuto una mattinata da incubo. Un detenuto ristretto nel circuito Alta Sicurezza – Reparto Avellino, affollato da 184 degli oltre 2.125 detenuti oggi presenti a Poggioreale, ha proditoriamente e brutalmente aggredito un Agente del Corpo di Polizia Penitenziaria, prima con un pungo al volto e poi lanciandolo dalle scale del Reparto, procurandogli ferite per le quali, successivamente, il Pronto Soccorso del locale nosocomio ha accertato la frattura del setto nasale. Il poliziotto è ancora in ospedale. Solo grazie al professionale intervento di altro personale di Polizia Penitenziaria si è evitato il peggio. E’ del tutto evidente che anche questo è un chiaro sintomo del malessere che si vive nel carcere di Poggioreale e per questo torniamo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di un Istituto che evidentemente non è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno dell’Istituto”.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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