Cronaca

Aggressione al carcere di Poggioreale: la protesta del Sappe

NAPOLI. Permane alta la tensione nelle carceri della Campania, oggi affollate da circa 7.200 detenuti.

Quella che si è verificata ieri sera a Poggioreale (dove sono ristrette oltre 2.130 persone) è davvero una situazione allucinante, tanto più grave se si considera che questa è l’ennesima aggressione che avviene in un carcere della Campania contro appartenenti alla polizia penitenziaria”, commenta Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, il primo e più rappresentativo della categoria. “È successo che verso le ore 22:00, nel reparto detentivo Livorno tipologia detenuti disciplinari, psichiatrici e per opportunità) , un ristretto italiano, fine pena ottobre 2018, arrestato per violazione arresti domiciliari, mentre usciva per la puntura, pretendeva che lo portassero al pronto soccorso. L’infermiere lo tranquillizzava che lui gli avrebbe fatto l’iniezione e questo energumeno ha improvvisamente dato uno schiaffo al poliziotto della sezione che è caduto a terra: dopo, gli è saltato addosso, procurandogli la rottura del setto nasale, lesioni maxilloofacciali e ad occhio. Contuso anche un altro agente, che per separarli ha riportato diverse contusioni. E poi è stato lasciato da solo al pronto soccorso, senza arma in divisa fino alle 2:30 di notte. Il Sappe esprime solidarietà al poliziotto penitenziario contuso e, nel denunciare ancora una volta le criticità della casa circondariale Poggioreale di Napoli correlate anche alla significativa carenza di organico, sollecita un intervento del Dap e del governo. E visto che martedì ci saranno a Poggioreale in visita il ministro Orlando ed il sottosegretario Migliore (già in campagna elettorale) gli sapremo dare il giusto benvenuto che si meritano per l’attenzione che dimostrano verso il corpo di polizia penitenziaria”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, sollecita ministro e capo Dap a intervenire,: “Quella nel carcere di Poggioreale è l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di un detenuto ai danni di un poliziotto penitenziario, al quale va la nostra solidarietà. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante, nonostante si sprechino dichiarazioni tranquillanti sul superamento dell’emergenza penitenziaria: la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. E del carcere non frega niente a nessuno, a parte i soliti noti che con la scusa di difendere i diritti dei detenuti (ma non dei poliziotti che ci lavorano!) sperano in un tornaconto personale ed elettorale. La realtà è che è solamente grazie ai poliziotti penitenziari, eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del Sappe per quello che fanno ogni giorno, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziari, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche dei reparti di polizia penitenziaria della Campania”.

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