Cronaca

Napoli, paziente muore d’infarto durante aggressione a medici e infermieri: “Potevamo salvarlo”

Paziente morto durante aggressione al Cardarelli: poteva essere salvato secondo medici e infermieri, occupati a difendersi

Scoppia l’allarme sicurezza dopo l’ultima aggressione all’ospedale Cardarelli.  Tutto ha avuto inizio nella notte tra sabato 6 e domenica 7 giugno, con la morte di una donna di 68 anni, ricoverata in medicina d’urgenza. I familiari, informati della morte, hanno raggiunto il quarto piano del reparto aggirando i controlli delle guardie giurate: qui si sono verificati momenti di tensione con i medici oggetto di insulti e minacce. 

Dopo un’ora, è stata messa in atto la spedizione punitiva del gruppetto di familiari. Durante l’aggressione ha perso la vita Tammaro M., 76 anni. L’uomo versava in condizioni critiche per un problema oncologico.

Aggressione all’ospedale Cardarelli, paziente morto durante il raid

Dalle colonne dell’edizione odierna de Il Mattino arrivano le dichiarazioni di medici infermieri del nosocomio napoletano: “Potevamo salvarlo, ma in quella maledetta notte eravamo troppo presi a difenderci dall’assalto. Era impossibile procedere a un intervento in extremis, nel tentativo di tenere in vita un cuore malato” è quanto si legge nella prima ricostruzione investigativa.

Le indagini

Gli inquirenti indagano su diverse ipotesi di reato: danneggiamento, lesioni (un’infermiera è stata ferita alla caviglia con una mazza da scopa), interruzione di pubblico servizio.

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