Cronaca

Concordia, Schettino: il primo anniversario del disastro vissuto in carcere

NAPOLI. Oggi ricorre il sesto anniversario del naufragio della nave di Costa Concordia, che il 13 gennaio 2012 affondò nelle acque dell’Isola del Giglio. La causa fu dovuta ad una manovra ritenuta azzardata compiuta dal comandante Francesco Schettino, la quale provocò una falla di 70 metri sul lato sinistro dell’imbarcazione e la morte di 32 persone.

Il carcere e la nave

Schettino è stato in seguito condannato a 16 anni di reclusione che sta scontando nel carcere di Rebibbia. Il 2018 è quindi il primo anno in cui il comandante della Concordia vive l’anniversario del naufragio dietro le sbarre della sua cella. Da quando si è verificato l’incidente sono stati scritti articoli e aperte inchieste sul caso, ma ancora oggi i legali di Schettino continuano a battere una strada molto chiara: il comandante non è l’unico responsabile dell’accaduto.

La Concordia, in 3 anni, è stata invece prelevata dalle acque dell’Isola del Giglio con un’operazione completamente inedita. La nave fu fatta ruotare e poi fu sollevata per essere rimessa in asse e trasferita nel porto di Genova. Qui si è provveduto alla demolizione, avvenuta nell’arco di 22 mesi, che ha portato comunque al recupero dell’80% dei materiali.

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