Cronaca

Antonio morto a Caivano, ferite compatibili con colpi d’arma da fuoco

Caivano, morto Antonio Natale: ferite compatibili con colpi arma da fuoco. Lunedì l'autopsia sulla salma del 22enne

Emergono nuovi dettagli sulla tragedia di Antonio Natale, il ragazzo di Caivano morto a 22 anni di cui si erano perse le tracce lo scorso 4 ottobre, poi ritrovato cadavere nei pressi di un campo rom lunedì 18. Lunedì, al II policlinico di Napoli, sarà eseguita l’autopsia sulla salma del 22enne.

Caivano, Antonio Natale morto a 22 anni: ferite compatibili con colpi d’arma da fuoco

Da un primo esame esterno eseguito sul corpo del giovane sono emerse ferite ritenute compatibili con quelle che possono provocare i colpi di arma da fuoco. Ad indagare sull’accaduto sono i carabinieri di Castello di Cisterna che mantengono uno stretto riserbo sulla vicenda.

Caivano, omicidio Antonio Natale: gli “scomparsi” si presentano dai Carabinieri

Ieri sera si sono presentati gli “scomparsi” dai Carabinieri per il caso di omicidio di Antonio Natale, il ragazzo di 22 anni ucciso a Caivano, scomparso il 4 ottobre e ritrovato poi il cadavere il 18 giugno. “Gli volevamo bene, abbiamo la coscienza pulita” dichiarano in un diretta Facebook.

“Dicono che ero irreperibile, io sono venuto qua. Ad Antonio volevo bene, gli ho anche regalato un viaggio”. Francesco B., ieri sera, si è presentato davanti alla tenenza dei Carabinieri, in via Frattalunga. Con lui anche Domenico B. e Alessandro B., tutti parenti tra loro. Sono tra le persone che erano state date per “scomparse dalla circolazione” dopo la morte di Antonio.

La diretta Facebook

Al momento nulla trapela su eventuali indagati né su sviluppi investigativi. Nomi e cognomi, quelli che erano dati per irreperibili, che sono finiti poi nella diretta Facebook del giornalista Pino Grazioli, che ha mostrato i loro profili sul social network definendoli spacciatori e presunti assassini.

Il giorno della sparizione

La storia comincia lo scorso 4 ottobre, quando Antonio Natale sparisce. A ricostruire le ultime ore è la madre, Anna, che racconta che il ragazzo è uscito di casa intorno alle 16 per andare a fare delle compere a Napoli. È andato, dice, con un suo amico, un certo Domenico. Poi, però, la donna viene a sapere che c’erano anche due parenti di quest’ultimo, Francesco ed Emanuele. Tre persone con cui Antonio aveva litigato violentemente pochi giorni prima.

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