Curiosità

Anziani e freddo, i medici avvisano le famiglie: «Non devono uscire»

Anziani e freddo, i medici avvisano le famiglie: «Non devono uscire». Un avviso che punta ai non più giovani che possono avere grossi problemi le temperature di questi giorni.

Anziani e freddo, i medici avvisano le famiglie: «Non devono uscire»

«L’incredibile ondata di gelo di questi giorni si sta creando gravi problemi a moltissimi anziani, soprattutto a soggetti a rischio che hanno patologie croniche o sono immunodepressi». Così, in una nota, i medici di medicina generale della Fimmg Napoli i quali lanciano un appello a «restare il più possibile a casa» perché il vento e il freddo «stanno portando ad una vera e propria recrudescenza dell’influenza».


anziani


L’invito a stare a casa

A dare voce alle preoccupazioni dei medici di famiglia sono Corrado Calamaro e Luigi Sparano (vertici provinciali della Fimmg Napoli). «Febbre alta, ma anche patologie respiratorie, sono particolarmente insidiose visto il freddo straordinario di questi ultimi giorni – si afferma nella nota – L’invito che i medici di famiglia rivolgono ai cittadini è anche quello di evitare, se possibile, di ricorrere subito al pronto soccorso». «Troppo spesso – dicono Calamaro e Sparano – si tratta di accessi impropri. In Campania c’è ancora un eccessivo ricorso all’ospedale, mentre è bene che per l’assistenza sul territorio si faccia riferimento alla medicina generale, alla pediatria di famiglia e alla continuità assistenziale. I dati ci dicono che al Cardarelli si registra il 70 % circa di accessi impropri, e al Santobono si arriva all’80%. Questo significa che su 100.000 pazienti addirittura 80.000 non si sarebbero dovuti rivolgere al pronto soccorso».

«Al di là dell’ovvia considerazione sull’appropriatezza del ricorso all’ospedale – ricordano i camici bianchi – c’è da dire che affollare impropriamente un Dea di II livello significa mettere a rischio la salute di chi realmente vede la propria vita in bilico. In questo senso abbiamo molto apprezzato, e ringraziamo, i medici di famiglia affinché i pazienti si rivolgano, sempre più, agli studi sul territorio».

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio