Curiosità

Dopo gli attacchi del Nord nasce l’hastag #iostoconascierto: tanti vip in campo per sostenere il Pascale

Tantissimi artisti e personaggi famosi al fianco del dottor Paolo Ascierto, medico di Napoli promotore della raccolta fondi per permettere all’Istituto dei tumori “Pascale” di Napoli, insieme con l’ospedale Cotugno, il Tigem e l’Istituto zooprofilattico di Portici, l’allestimento di un laboratorio di ricerca destinato al sequenziamento del genoma del Coronavirus.

Tanti gli artisti che hanno donato soldi e che si sono espressi in favore di Ascierto, soprattutto dopo le accuse del medico del Nord professor Massimo Galli e il servizio di Striscia la Notizia. Per questo è nato l’hastag #iostoconascierto.

#iostoconascierto: vip in campo con Paolo Ascierto per il Pascale contro il coronavirus

“Contribuite a realizzare questo progetto. Date una mano a una struttura che è il nostro orgoglio italiano”, chiedono gli artisti attraverso video lanciati dalle loro bacheche facebook. La creazione della struttura consentirà ai ricercatori del Pascale di svolgere e coordinare tutte le attività di ricerca necessarie ad approfondire il profilo genetico del virus.


Covid-19. Partita oggi al Pascale la sperimentazione del farmaco Tocilizumab: la foto dell’equipe al lavoro


In due giorni sono stati raccolti quasi ottocento mila euro. Una gara di solidarietà che ha coinvolto i cittadini, ma anche le associazioni e le fondazioni. A cominciare dalle Fondazioni Nicola Irti per le opere di carità e di cultura che ha devoluto 400mila euro e la Fondazione Tim che ha stanziato 250mila euro.

Le parole del sindaco de Magistris

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris scrive “Oggi più che mai voglio ringraziare il dottor Ascierto, la sua equipe e tutto il personale medico sanitario napoletano per la professionalità, la competenza, la dedizione e lo spirito di sacrificio con cui stanno affrontando questa emergenza. Siamo orgogliosi di voi. Gli italiani ve ne saranno per sempre grati”. Lo scrive il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

“Figuraccia di Paolo Ascierto”, è bufera social contro il servizio di Striscia la Notizia

“Ci deve dare atto che il protocollo è un protocollo al quale ha lavorato all’Ospedale Tumori di Napoli”. Con queste poche e dirette parole il dottore napoletano Ascierto ha spento la polemica innescata dal prof. Galli di Milano che nella trasmissione andata in onda due sere fa su Rai 3 rivendicava che erano state prima alcune strutture sanitarie cinesi e poi i medici lombardi a sperimentare per primo il farmaco utilizzato per combattere gli effetti del covid 19.

A questo proposito ha fatto molto scalpore il servizio di Striscia la Notizia andato in onda ieri sera e titolato “La figuraccia di Paolo Ascierto”. In tanti hanno contestato il tg satirico di Canale 5, sfogando sui social la propria indignazione e contrassegnandola con l’hashtag #IoStoConAscierto. In poche ore, da Twitter a Facebook, dove addirittura veniva creato un gruppo, erano centinaia i post con cui le persone, anche personaggi famosi, si schieravano dalla parte del medico napoletano.

La sperimentazione dell’Aifa

AIFA annuncia l’autorizzazione dello studio TOCIVID-19 che valuterà l’efficacia e la sicurezza del tocilizumab nel trattamento della polmonite in corso di COVID-19.

Lo studio è promosso dall’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Napoli con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l’IRCCS di Reggio Emilia, e con la Commissione Tecnico Scientifica di AIFA, ed è frutto di una stretta collaborazione tra diverse istituzioni pubbliche per valutare l’impatto di questo farmaco (approvato per l’artrite reumatodie) che ha recentemente ricevuto segnalazioni di possibili benefici nei malati di coronavirus.

Due gli obiettivi:

  • produrre dati scientificamente validi sul trattamento
  • consentire che l’uso attualmente già diffuso possa avviare un nuovo percorso che consenta di tracciare tutti i trattamenti e valutarne in maniera sistematica l’impatto terapeutico.

Sono previsti due gruppi di pazienti, ma il trattamento sarà uguale per tutti.

Il primo gruppo (studio di fase 2) verificherà una ipotesi di riduzione della mortalità a un mese. Saranno trattati 330 pazienti ricoverati per polmonite da COVID-19 che mostrino i primi segni di insufficienza respiratoria o che siano stati intubati entro le ultime 24 ore.

Il secondo gruppo (raccolta dati o studio osservazionale) è stato concepito con l’obiettivo di migliorare le modalità di gestione dell’ emergenza in corso e includerà i pazienti già intubati da oltre 24 ore e i pazienti che siano già stati trattati prima della registrazione sia intubati che non intubati. Il numero di questi pazienti non è definito a priori poiché la numerosità deriverà dalla valutazione dei risultati della fase 2 e dall’andamento della pandemia.

Allo studio potranno partecipare tutti i centri clinici che ne faranno domanda e verrà gestito dalla piattaforma web del promotore (l’Istituto Pascale di Napoli) che da anni viene utilizzata presso l’Unità Sperimentazioni Cliniche per la conduzione di studi clinici internazionali in oncologia.

Lo studio sarà strettamente monitorato da un comitato di clinici e metodologi indipendenti che potranno verificare l’andamento dei risultati e valutarne la rilevanza.


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