Cronaca

Avvisi-truffa a Napoli: “I non residenti lascino le abitazioni. Svolgeremo dei controlli”

Attenzione alla truffa sul coronavirus. Sono stati affissi sui palazzi di Napoli avvisi-truffa su carta falsamente intestata al Ministero dell’interno. La Questura: “Tentativi di truffa, non aprite agli sconosciuti”. “Si invitano i non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni. Passeremo per i controlli”, questo il succo del messaggio. Ma è tutto falso. La locandina ha insospettito i residenti che l’hanno notata. È partito immediatamente il tam tam tra gli abitanti e qualcuno ha lanciato l’allarme sui social.

La truffa del coronavirus: falsi avvisi del Ministero e della Questura

La Questura di Napoli si è affrettata a smentire: “In alcuni condomini di Napoli sono stati affissi degli avvisi in cui compare l’intestazione ‘Ministero dell’Interno- Dipartimento della Pubblica Sicurezza’ con cui si preannunciano controlli nelle abitazioni. Si tratta di un tentativo di truffa, dal momento che non è stato predisposto alcun documento di questo tipo”.

Un tentativo – si può desumere – di saccheggiare qualche abitazione o i suoi occupanti approfittando del momento critico che stiamo attraversando. Nel modulo falso, pubblicato da diversi utenti sui social, si chiede addirittura di presentare, “alla richiesta”, documenti di identità e il contratto di affitto, e si avverte che “tutte le presenze non giustificate verranno denunciate”.

Manifesto_truffa_Napoli

“Non aprite agli sconosciuti”

La Questura, intervenendo sulla questione dei volantini-truffa, ha poi sollecitato a non aprire agli sconosciuti: “Si ricorda di non aprire la porta di casa a persone sconosciute e, in caso di dubbi, si invita a contattare subito i numeri di emergenza delle forze dell’ordine”.

Lo stato di emergenza determinato dal nuovo Coronavirus non ferma i truffatori, in tutta Italia. Quello scoperto nelle ultime ore a Napoli è solo l’ultimo stratagemma utilizzato da chi sta provando a raggirare vittime inconsapevoli approfittando della pandemia da Covid-19.

Prima di oggi, c’è chi si è inventato paramedico per eseguire finti tamponi a domicilio o chi ha pensato a false attività di sanificazione per provare a intrufolarsi nelle abitazioni di ignare prede. È passato già un mese da quando la Croce Rossa Italiana fu costretta a usare la sua pagina Facebook per mettere in guardia da un tentativo di truffa telefonica di soggetti che si spacciavano per suoi volontari per proporre falsi test domiciliari sul Coronavirus.

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