Cronaca

Bambini trapiantati, la protesta dei genitori: “Appello a Mattarella”

NAPOLI. È al quinto giorno di sciopero della fame. Dafne Palmieri, rappresentante dei genitori che si sono costituiti in comitato per protestare contro il depauperamento del centro di eccellenza ospedaliero che negli ultimi due anni, ha lanciato un altro appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella dai microfoni de Il Mattino.

Bimbi trapiantati, la protesta dei genitori

Il reparto, spiega Dafne Palmieri, «è stato smantellato con la dismissione dei medici della Cardiochirurgia pediatrica e la sospensione delle attività di trapianti».

Dafne è salita sul tetto del Monaldi qualche giorno fa, insieme ad altre mamme e papà, perché si sono ritrovati «senza percorsi di cura, senza gestione di tipo logistico e continuità assistenziale» spiega la portavoce del comitato che è al quinto giorno di sciopero della fame. La protesta va avanti da quasi due anni e stavolta, a costo di mettere a rischio la propria salute, i genitori pretendono risposte. Al loro fianco ci sono stati e ci saranno i legali di Federconsumatori che hanno richiesto spiegazioni in Regione, sullo stanziamento di 3 milioni e mezzo di euro per l’adeguamento strutturale del Centro Trapiantologico pediatrico del Monaldi, che non è ancora avvenuto nonostante una parziale liquidazione della somma.

«Oggi è morto Salvatore, un altro angelo volato in cielo che ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita in un reparto di adulti vogliamo che il Centro venga ripristinato e che siano garantiti i necessari standard di cura», racconta Dafne.

Quindi l’appello al Presidente della Repubblica. «Sappiamo che Mattarella non ha competenze su sanità regionali – conclude la mamma – ma è garante delle salute dei bambini e i nostri figli sono a rischio, basti pensare che siamo già a 9 vittime di questo sfacelo».

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