Cronaca

Bambino vestito come Matteo Messina Denaro, video shock a Napoli

A Napoli è polemica per il video di un bambino vestito come Matteo Messina Denaro. L’arresto di Matteo Messina Denaro ha provocato un terremoto che non accenna minimamente a fermarsi. Il boss sembra aver lanciato una moda a dir poco inquietante, infatti molte persone sono state sorprese ad indossare gli stessi abiti che indossava al momento dell’arresto.

Addirittura dei commercianti hanno cominciato a vendere capi di abbigliamento Matteo Messina Denaro style“. Una pseudo goliardata di cattivo gusto che adesso sta coinvolgendo anche i bambini in occasione del Carnevale.

Bambino vestito come Matteo Messina Denaro, video shock a Napoli

Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’alleanza Verdi- Sinistra ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video scioccante, dove viene mostrato un bambino che indossa lo stesso outfit del boss quando è stato arrestato.

Lo stesso Borrelli segnalò una moda piuttosto inquietante, con molte persone che hanno scelto di vestire come il boss dei boss: giaccone di pelle, cappello e occhiali da sole Ray-Ban a goccia vantandosi di somigliare al boss. In questo nuovo video si vede un bimbo, vestito come il mafioso, che cammina “scortato” da due adulti indossando montone, pantaloni marroni e occhiali da sole, con la voce del giornalista in sottofondo che annuncia l’arresto del boss.

Uno degli adulti ha anche una pistola presumibilmente finta che agita davanti al video. Non sono mancati i commenti, con molti utenti che definiscono pazzesco quello che hanno visto, scrivendo sconsolati che si è arrivati al degrado più assoluto. “La mafia non è una goliardata – spiegano il deputato Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli che stanno portando avanti una campagna per dissuadere i cittadini nel vestire a carnevale i propri figli come il sanguinario boss – c’è gente che ha sofferto, anche bambini uccisi. Inneggiare a questi criminali significa mitizzarli. Perché queste famiglie non vestono i loro figli come Falcone e Borsellino o come Giancarlo Siani? Perché esaltano sempre i boss e mai le vittime e gli eroi?”.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali. È responsabile della redazione centrale del network giornalistico L'Occhio.

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