Cronaca

Bancomat nel mirino dei malviventi nel napoletano: doppio assalto con gru e ruspe

Del furgone della banda della ruspa non vi è traccia nonostante i controlli e i posti di blocco nella zona

Bancomat nel mirino dei malviventi. La banda della ruspa è tornata in azione con due assalti in due giorni riuscendo a portare via il bancomat. Dopo il furto alla Bper di Volla nella notte tra lunedì e martedì, la scorsa notte è toccato alla Deutsche Bank di Casoria tra via Marconi e via Pio II.

Due assalti in due giorni ai bancomat nel napoletano

Come riporta Il Mattino, mentre nel primo colpo i malviventi hanno utilizzato una ruspa per abbattere il muro della filiale prima di sradicare il bancomat, abbandonando poi l’ingombrante macchinario nei pressi della banca e bloccando le strade adiacenti con grossi automezzi per rallentare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine, a Casoria la tecnica è stata leggermente diversa.

Il modus operandi

Qui i malviventi sono entrati in azione poco dopo le tre di notte, quando si sono materializzati nei pressi della filiale dell’istituto di credito tedesco a bordo di un furgone dotato di una piccola ma potente gru, scortato da almeno un paio di veicoli di appoggio.

I banditi hanno tagliato i fili dell’alimentazione delle telecamere esterne alla filiale, mentre il furgone è salito sul marciapiede su cui si trovano gli ingressi della banca. Utilizzando a mo’ d’ariete il furgone e la gru completamente spianata, hanno sfondato la vetrata e parte della parete esterna al vano dov’era allocato il bancomat. Dopo un paio di strappi bene assestati il bancomat è stato sollevato dalla sua base, poi grazie al braccio della gru sistemato sul cassone scoperto del furgone, che è ripartito a tutta velocità verso i vicini svincoli della circumvallazione esterna, distanti nemmeno trecento metri, facendo perdere rapidamente le sue tracce.

Le indagini

Del furgone della banda della ruspa non vi è traccia nonostante i controlli e i posti di blocco nella zona. I militari hanno acquisito le immagini della banca e quelle di alcuni sistemi di videosorveglianza privata, vista l’assenza di quelle comunali, dalla cui analisi gli inquirenti non disperano di trovare elementi tali da poter identificare gli autori del raid.

Fonte: Il Mattino

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