Cronaca

Napoli, scacco matto alla banda del buco: 12 fermi

Era diventata il terrore della città e utilizzava sempre la stessa tecnica: di notte si scavavano i percorsi sotterranei e di buon mattino si sbucava dal pavimento, armi in pugno e volti travisati, per seminare il panico e prendere il bottino. Uffici postali, tabaccherie e gioiellerie i loro obiettivi. Finalmente la banda del buco di Napoli è stata sgominata.

Sgominata la banda del buco

I dodici fermi disposti dalla Procura di Napoli e eseguiti ieri dalla squadra mobile hanno messo un freno al piano della banda. Tra gli indagati anche un esponente dei Prinno, famiglia malavitosa del centro storico. Le indagini hanno consentito di stabilire ruoli e responsabilità di ciascun indagato e ricostruire cinque colpi, inclusa la recente rapina alla gioielleria Trucchi a Chiaia e quella all’ufficio postale di via Pontano.

I fermi

I provvedimenti di fermo sono stati emessi nei confronti di:

  • Salvatore Prinno, di 36 anni
  • Gennaro Panaccio di 56 anni
  • Ciro Caso di 39 anni
  • Antonio Caccavallo, 25enne
  • Rosario Lucente di 58 anni
  • Ciro D’Ambrosio di 63 anni
  • Giuseppe Sammarco, 51enne
  • Ferdinando Gargiulo di 65 anni
  • Salvatore Trosie, 45enne
  • Rosario Lucente di 58 anni
  • Franco Raiola, di 37 anni

Le indagini, coordinate dal pm Caputo, sono svolte dagli agenti della squadra mobile. L’udienza di convalida è prevista per lunedì dinanzi al giudice Cananzi.

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