Cultura ed Eventi

Biblioteca Nazionale, scoperti documenti inediti di Leopardi

NAPOLI. Presentato in giornata a Napoli il quadernetto inedito di Giacomo Leopardi. L’opera, composta da 38 pagine scoperte dagli studiosi Marcello Andria e Paola Zito, sono state ritrovate all’interno del corpus di manoscritti conservato alla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III.

La scoperta

Il quaderno risale al 1817. Qui lo scrittore di Recanati aveva annotato 557 segnalazioni bibliografiche che riportano i titoli di autori antichi, tardo-antichi e Padri della Chiesa. Si tratta di una lista di testi in cui Leopardi annotava i libri che aveva intenzione di leggere. Le annotazioni sono correlate di commenti personali e critici, scritti in latino.

La spiegazione della studiosa

“L’elenco racconta il momento in cui Giacomo inizia ad assere infelice nella dipinta gabbia della pur ricchissima biblioteca paterna – spiega Paola Zito, come riportato dal Corriere del Mezzogiorno – Al giovane filologo non bastavano più cinquecentine e vecchi commentari. Voleva l’avanguardia della filologia, aveva bisogno di leggere Epicuro e Omero nelle più recenti edizioni”.

“Ritiene di non essere aggiornato – aggiunge Zito – di avere un enorme arretrato e viene invaso dall’ansia di recuperare. È il sentimento del bibliografo consapevole della non esaustività del suo lavoro. Vuole leggere studi critici di respiro europeo, testi che, come scrive riferendosi all’attimo della stampa, «gemevano sotto i torchi…» ovvero erano in procinto di essere pubblicati”.

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