Cronaca

Bimbo autistico picchiato dalla maestra: la denuncia di una coppia di genitori di Ercolano

Bimbo autistico picchiato dalla maestra in una nota scuola di Ercolano: i genitori hanno denunciato la presunta responsabile, la dirigente e altre due insegnanti, che avrebbero coperto la collega.

Bimbo autistico picchiato dalla maestra in una scuola di Ercolano

Una storia come se ne sentono tante, l’ennesimo trauma, difficile da dimenticare, per un bambino innocente, vittima dell’insensata violenza degli adulti. Teatro dell’ennesimo caso di maltrattamenti su minore, una scuola elementare tra le più frequentate e richieste di Ercolano.

Un cambiamento improvviso

I genitori si sono accorti che il piccolo era cambiato ed era diventato introverso e taciturno, soggetto a frequenti scatti d’ira. Alla fine i familiari hanno deciso di approfondire la questione e hanno scoperto la drammatica realtà in cui il bambino viveva da tempo.

I maltrattamenti

Pare infatti che il bmbino, affetto da autismo, fosse vittima di maltrattamenti da parte dell’insegnante di matematica, la maestra con cui era più a contatto a causa del suo spiccato talento per le materie scientifiche.

Le altre insegnanti sapevano

I genitori avrebbero denunciato anche le due insegnanti di sostegno e la preside, che sapevano di quello che accadeva in quell’aula e avevano taciuto.

I lividi

I genitori hanno denunciato i presunti abusi alla Procura di Torre Annunziata, nell’esposto di parla di alcuni lividi sul corpo del bambino e vengono citati anche i genitori di altri compagni di classe, che hanno testimoniato in merito al clima che si respirava in aula.

Lo schiaffo

I genitori hanno citato un episodio in particolare, in cui il bambino avrebbe ricevuto uno schiaffone perchè la maestra gli aveva vietato di prendere un pennarello e lui aveva ignorato il divieto. L’insegnante gli avrebbe lanciato il pannarello addosso e poi lo avrebbe schiaffeggiato.

La madre minacciata

La mamma del piccolo ha anche raccontato di essere stata “velatamente” minacciata da un’altra insegnante, che le avrebbe “consigliato” di non denunciare, perchè sarebbero potuti venire fuori alcuni aspetti della vita familiare che il piccolo aveva raccontato.

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