Bimbo ucciso di botte a Cardito, il patrigno condannato: “Perché un trattamento così duro? Non volevo la sua morte”

Il patrigno, condannato all'ergastolo, Tony Essobti Badre, ha scritto una lettera ai giudici: "Non so cosa è scattato nel mio cervello. È scattato il buio. Non volevo la sua morte”

Domani, mercoledì 27 ottobre, inizia il processo di secondo grado in Corte di Assise d’Appello a Napoli per l’omicidio di Giuseppe Dorice, il bimbo ucciso di botte a gennaio 2019 a Cardito. Il patrigno, condannato all’ergastolo, Tony Essobti Badre, ha scritto una lettera ai giudici: “Non so cosa è scattato nel mio cervello. È scattato il buio. Non volevo la sua morte”.

Bimbo ucciso di botte a Cardito, la lettera del patrigno ai giudici

Signor giudice… mi scuso per il tempo che le faccio perdere ma vorrei che lei mi possa aiutare a capire perché ho ricevuto un trattamento così duro. Ho sempre ammesso le mie…



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