Politica

Bracciante ucciso in Calabria, Fico: “Ancora schiavitù in Italia”

Fa discutere e diventa un caso politico l’assassinio di Soumayla Sacko, il giovane bracciante maliano colpito da un colpo d’arma da fuoco in Calabria da una persona che non è ancora stata identificata. Il giovane, insieme ad altri suoi due amici, stava cercando lamiere da utilizzare come sostegno alle baraccopoli in cui vive insieme ad altre decine di immigrati. Tutti e tre gli sventurati coinvolti nell’episodio avevano regolare permesso di soggiorno.

Questa mattina, durante il suo discorso per chiedere la fiducia in Senato, anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ricordato la drammatica vicenda di Soumalia Sacko chiedendo ai senatori presenti in aula di rivolgere un pensiero alla famiglia. Poco fa anche il presidente della Camera Roberto Fico è tornato sull’episodio.

Le parole di Fico sull’omicidio di Soumayla Sacko

“Ancora oggi, nel 2018, esistono nel nostro Paese realtà di vera e propria schiavitù, luoghi in cui la dignità dei lavoratori non esiste. Parliamo di profondo degrado che uno Stato democratico e civile non può e non deve permettere”, ha scritto Fico su Facebook.

“In questo contesto, in Calabria, è stato ucciso Soumayla Sacko. Un assassinio che ci lascia sgomenti e richiama tutti noi alla responsabilità del pensiero e dell’azione”, continua il presidente della Camera. Ecco il suo intervento su Facebook:

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