Cronaca

Uomo dato alle fiamme mentre era in videochiamata a Frattamaggiore: disposto l’incidente probatorio

Verranno cristallizzate le dichiarazioni rese nella prima fase delle indagini dal fratello e dalla madre

Bruciato vivo a Frattamaggiore il 36enne Nicola Liguori lo scorso 30 giugno mentre era in videochiamata con la sua fidanzata: è stato disposto l’incidente probatorio. Verranno cristallizzate le dichiarazioni rese nella prima fase delle indagini dal fratello e dalla madre.

Bruciato vivo a Frattamaggiore: disposto l’incidente probatorio

La Procura ha chiesto e ottenuto un incidente probatorio durante il quale verranno cristallizzate le dichiarazioni rese nella prima fase delle indagini dal fratello e dalla madre del 36enne Nicola Liguori, l’uomo dato alle fiamme la notte dello scorso 30 giugno mentre era su una panchina in videochiamata con la fidanzata.

Il gesto

Di questo gesto assurdo è accusato il 39enne Pasquale Pezzella il quale, secondo gli inquirenti, avrebbe lanciato del liquido infiammabile sull’uomo probabilmente insieme ad un complice. L’esame dei testimoni è fissato per il 18 luglio.

L’udienza d’appello

Oggi intanto si è svolta l’udienza d’appello durante il quale si è ribadito che gli elementi di prova forniti si basano su dichiarazioni del fratello e della mamma, ad avviso dell’avvocato difensore insufficienti ad incastrare l’indagato.

Alla fine della discussione l’avvocato ha chiesto i domiciliari per il suo assistito, a cui si contesta il tentato omicidio volontario. Seppure ancora gravi sono migliorate le condizioni di salute di Nicola Liguori, ricoverato in una struttura altamente specializzata che si trova a Bari.

L’arresto

La Polizia si è messa sulle tracce del presunto autore del tentato omicidio di Nicola Liguori, grazie anche all’intervista del fratello Biagio e alle sue dichiarazioni.

Il presunto aggressore è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio: si chiama, infatti, Pasquale Pezzella. Gli agenti lo hanno catturato presso l’abitazione del padre, nella zona dei cento alloggi. Determinante, quindi, la testimonianza del fratello.

Frattaminore, uomo dato alle fiamme in videochiamata: chi è stato

Secondo quanto racconta Biagio, il fratello di Nicola Liguori che ieri è stato dato alle fiamme mentre era in videochiamata con la propria ragazza, prima di perdere i sensi l’uomo avrebbe pronunciato il nome del suo aggressore e anche il movente.

Il nome

“Pasquale, è stato Pasquale, per il motorino”, è questo quanto raccontato dal fratello dell’uomo che ancora lotta tra la vita e la morte al reparto di grandi ustionati del Policlinico di Bari.

Il movente

Secondo il racconto, alla base del gesto ci sarebbe un furto di uno scooter nel rione dove vive il ragazzo e Pasquale potrebbe essere l’aggressore che nella notte tra giovedì e venerdì avrebbe cosparso il corpo di Nicola di liquido infiammabile per poi dargli fuoco.

L’uomo sarebbe stato accusato del furto, circostanza smentita da Biagio che si è recato in commissariato per sporgere denuncia. A scatenare il tutto una lite precedente con un uomo del posto. Nel suo racconto anche i drammatici momenti successivi al fatto. Nicola avrebbe tentato di togliersi i vestiti e poi si è trascinato fino all’abitazione della mamma.

Il tentato omicidio

Un uomo è stato cosparso di liquido infiammabile e dato alle fiamme mentre faceva una videochiamata con la propria ragazza in viale Tiziano nella serata di giovedì.

La vittima, Nicola Lupoli di 36 anni, del posto e di professione “svuota cantine“, è stato soccorso dai passanti che hanno allertato il 118. Sul posto è arrivata in poco tempo l’ambulanza che lo ha trasportato in ospedale. I medici hanno deciso per il ricovero presso il centro grandi ustionati, dapprima al Cardarelli e poi a quello di Bari.

La testimone

Secondo quanto riportato dal Mattino, l’unica responsabile di questo terribile episodio è la fidanzata che ha dichiarato alla Polizia di aver notato un’ombra alle spalle del fidanzato e in pochi secondi quel malvivente ha versato il liquido infiammabile e appiccato le fiamme con un accendino. Sono state avviate le indagini: le condizioni del giovane sono gravissime e in pericolo di vita.

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