Lavoro

Call center assume 150 operatori telefonici: ecco come hanno risposto i candidati

Il lavoro al call center perde sempre più appeal, semmai ne abbia avuto. Lo dimostra l’incredibile caso di una sala call center di Mestrino che ha annunciato di voler assumere 150 operatori telefonici da inserire subito in azienda. Tuttavia, la richiesta è caduta nel vuoto. Letteralmente.

Call center assume personale, ma nessuno risponde agli annunci

Il call center, come riporta Il Mattino, è alla ricerca di 150 telefonisti per completare un organico potenziale di 300 operatori (oggi la sala lavora a metà della sua potenzialità).

La fascia di età su cui è aperta la ricerca spazia dai più giovani purché abbiano ultimato la scuola dell’obbligo e il consenso dei genitori, ai più adulti senza alcuna preclusione per quel “range d’età” che oscilla fra i 50 e i 60 anni e che a volte in altre situazioni non viene preso in considerazione.

Alla We Can Consulting di Mestrino l’offerta di lavoro c’è, ma manca la domanda. L’azienda spiega che ai lavoratori viene applicato il contratto Ccnl AssoContact per i call-center dove la paga di base è oraria (con le 6 ore si hanno in busta paga 750 euro) a cui si aggiunge la produzione arrivando ad uno stipendio di 1.500 euro, ma anche 2.500 euro per chi fa le 8 ore, netti.

«Abbiamo creato questa realtà nel 2008 partendo da 12 ragazze – ha detto Federico Bregolato amministratore unico della compagnia -. Ora siamo in più di 150 solo nella sede di Mestrino e possiamo dare la stessa opportunità ad altre 150 persone». Oltre alla sala in provincia di Padova la compagnia ne ha una seconda a Palermo, dove però le candidature non mancano e il lavoro di call-center è visto come una buona opportunità.
«Abbiamo avuto un boom nel 2017 – ha spiegato Irene Testa responsabile risorse umane di Mestrino – c’è sempre stata una stagionalità e un inserimento ciclico. Ma oggi abbiamo la possibilità di raddoppiare le assunzioni, ma nessuna candidatura da valutare. Pensiamo che di fondo ci sia la poca volontà di mettersi in gioco su un settore o un lavoro che non si è mai fatto. E soprattutto i candidati non si danno il tempo necessario: non bastano una o due settimane per capire se si è adatti oppure no a questo tipo di mansione, ci vogliono alcuni mesi».

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