Cronaca

Cam di Casoria, il direttore in manette per protesta

CASORIA. Versa ancora in condizioni disastrose il museo Cam di Casoria. Nonostante le richieste degli scorsi mesi, il Contemporary Art Museum dell’hinterland napoletano continua a non uscire da una crisi che fa sentire sempre più abbandonati dipendenti e direttore. Proprio quest’ultimo, Antonio Manfredi, ha fatto sentire tutta la rabbia e la frustrazione nei confronti delle istituzioni questa mattina.

Manfredi ha infatti deciso di dar vita ad una protesta incatenandosi ad un termosifone nella stanza del sindaco Pasquale Fuccio. Il Cam è infatti sempre più vicino alla chiusura e, secondo Manfredi, che è anche fondatore del museo, «siamo un bene da tutelare. Non permetterò ancora di giocare con un museo che da tredici anni lotta per la sopravvivenza e realizza mostre contro ogni forma di sopruso sociale e culturale in una terra di camorra e di problematiche sociali spaventose».

 

Il museo

 

Fondato nel 2004, il Cam, Contemporary Art Museum di Casoria, si estende su 3000 mq: contiene 1500 opere di artisti internazionali provenienti da più di 50 nazioni con all’attivo più di 60 mostre internazionali.

Il Cam, che ha intitolato una sala allo scrittore Roberto Saviano, ospita una delle maggiori collezioni europee di arte multimediale, di arte orientale, di arte contemporanea africana e la più completa collezione di opere degli artisti napoletani contemporanei dal secondo dopoguerra ad oggi.

Foto da Ansa.it

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