CronacaCuriosità

Camorra in Campania: ecco i clan che comandano il territorio

Sul territorio ha tentato di ritagliarsi un proprio spazio criminale un gruppo appellatosi come “Terzo Sistema”, costituito da fuoriusciti del clan GIONTA. E’ infine presente il gruppo DE SIMONE, alias i “Quaglia Quaglia”, dedito al traffico internazionale di stupefacenti, nel cui ambito si segnala, l’arresto, l’8 febbraio 2018, ad Amsterdam (Olanda), da parte della polizia di quel Paese e dei Carabinieri di un elemento apicale, irreperibile dal marzo 2015.

I traffici di stupefacenti rappresentano uno delle principali fonti di reddito dei gruppi locali, come attestano le numerose indagini che hanno condotto ad ingenti sequestri di droga, importata dal Sud America, attraverso Spagna e Olanda. In una di queste indagini è stato coinvolto un pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari, contro la cui abitazione, il 10 marzo 2018, sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco.

A Boscoreale permane la presenza dei sodalizi ANNUNZIATA/AQUINO, VISCIANO e PESACANE, nonché del cartello GALLO-LIMELLI-VANGONE, stabile ed operativo anche a Boscotrecase e Trecase, dove gestisce il traffico di stupefacenti. Castellammare di Stabia è il comune d’origine del clan D’ALESSANDRO che, pur fortemente ridimensionato dall’esecuzione di provvedimenti cautelari a carico di affiliati, è tuttora attivo.

Il clan in parola gestisce, dalla sua roccaforte posta nel quartiere Scanzano della cittadina stabiese, le piazze di spaccio più importanti. Il sodalizio può contare sulla presenza della vedova dello storico capo clan, libera, e del fratello del primo, scarcerato il 13 aprile 2018, dopo un periodo di detenzione durato quasi 24 anni e sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata per anni 2. Il suo ritorno in libertà ha certamente determinato un rafforzamento del gruppo criminale.

Collegata e subordinata ai D’ALESSANDRO è la famiglia IMPARATO, operativa all’interno del Rione Savorito, soprattutto nel settore dello spaccio degli stupefacenti. Altro sodalizio presente a Castellammare, nel Rione Santa Caterina, è il clan CESARANO, ridimensionato da inchieste e da arresti, ma ancora fortemente radicato sul territorio e in grado di gestire le attività illecite nell’area stabiese di Ponte Persica e di Pompei.

A Gragnano e Pimonte, la gestione criminale del territorio è appannaggio del gruppo DI MARTINO, a prevalente composizione familiare, con roccaforte ubicata nella zona collinare di Gragnano.

Tra le sue aree di influenza rientrano i Monti Lattari, dove il clan ha impiantato coltivazioni di marijuana. Il sodalizio è collegato ai D’ALESSANDRO. Tra Pimonte e Agerola, a seguito della scarcerazione, nel 2014, di un elemento del clan AFELTRA, si sarebbe riconsolidato un sottogruppo criminale, a prevalente carattere familiare, dedito innanzitutto alle estorsioni.

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