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Campane per la differenziata, l’emergenza per la pulizia delle isole

NAPOLI. La commissione presieduta da Marco Gaudini ha affrontato oggi, su richiesta del consigliere del PD Esposito, il problema della pulizia delle aree che ospitano le campane stradali per la raccolta differenziata di plastica, vetro, carta nelle zone non servite dalla raccolta porta a porta. A breve, una riunione verificherà l’attuazione di alcune proposte emerse nel corso della riunione odierna, alla quale ha partecipato il direttore operativo di Asìa, ingegner Iodice, mentre, ha annunciato il presidente della commissione Gaudini, una più ampia discussione si dovrà svolgere con tutti i soggetti coinvolti sulle criticità verificatesi nelle ultime settimane a seguito del blocco di una delle linee dell’inceneritore di Acerra e che sono in via di risoluzione in questi giorni.

Campane per la differenziata, l’emergenza

Sull’argomento specifico, c’è da registrare una vera e propria emergenza, che non riguarda soltanto le zone periferiche, con le campane spesso stracolme e con un accumulo di rifiuti che, pur potendo essere differenziati, finiscono per alimentare delle mini discariche di indifferenziato; occorre, ha concluso Aniello Esposito, che l’Asìa concentri il massimo sforzo su questo aspetto anche perché, con questi disservizi, si finisce per minare definitivamente la fiducia dei cittadini nella raccolta differenziata.

Anche altri consiglieri sono intervenuti sull’argomento: per Brambilla (Mov. 5 Stelle) occorre chiarire se c’è un nesso tra il blocco di una delle linee dell’inceneritore e il blocco della raccolta differenziata che, soprattutto in periferia, e contrariamente a quanto affermato dall’azienda dei rifiuti, si è verificato nelle ultime settimane: si aggiungono così nuovi disagi a quelli che derivano dagli errori di fondo nell’organizzazione della raccolta differenziata e si conferma che le attività previste nel contratto di servizio tra Comune e Asìa sono disattese, in particolare in periferia, dove i cittadini pagano la stessa tassa per i rifiuti degli abitanti del centro senza ricevere i servizi dovuti; per Vernetti (Dema) occorre coinvolgere tutti i soggetti che hanno responsabilità nella gestione dei rifiuti, a partire dalla agenzia regionale, in quanto al Comune compete soltanto la raccolta, settore nel quale possono essersi determinati i riflessi delle criticità verificatesi presso gli impianti di trattamento dei rifiuti solidi; per Palmieri (Napoli Popolare) occorre, dopo oltre sette anni di gestione, analizzare i dati reali sulla quantità e qualità dei rifiuti raccolti da Asìa, nonché sui ricavi derivanti dallo smaltimento delle frazioni secche, e, nell’organizzazione della raccolta differenziata, privilegiare per il Porta a Porta proprio le zone periferiche che soffrono anche del deposito, nelle strade e nei cassonetti, di rifiuti indifferenziati provenienti dai Comuni limitrofi; Langella (Agorà) ha chiesto conferma della consegna dei bidoncini del Porta a Porta in alcune aree di Pianura, in particolare di via Montagna Spaccata, nelle quali il sistema è stato recentemente esteso.

L’ingegner Iodice ha comunicato che si sta lavorando ad una revisione del contratto di servizio che risale al 2012 e che non tiene conto delle trasformazioni, anche nelle tecnologie, che nel frattempo intervenute; riguardo all’organizzazione della differenziata, Asìa sta investendo su nuovi mezzi per migliorare il servizio che, comunque, continua a risentire di comportamenti scorretti da parte degli utenti, come quello del deposito illegale degli ingombranti o del conferimento di rifiuti indifferenziati o di umido nelle campane di raccolta di plastica carta e vetro con il conseguente inquinamento dei materiali che non possono così essere riciclati. E’ legata a queste difficoltà, e non al blocco della linea dell’inceneritore, la situazione di difficoltà nella pulizia delle aree che ospitano le campane per la differenziata stradale, campane che vengono svuotate con periodicità prestabilita ma con l’impiego di mezzi con a bordo un solo operatore. Asìa ha attrezzato un servizio aggiuntivo per la pulizia periodica delle circa 1200 aree che ospitano le campane che devono essere sollevate con una gru per permettere agli operatori di pulire le aree: si tratta di una operazione più complessa di quella che, invece, riguarda le “macchie” dei contenitori dell’indifferenziata che gli operatori, che lavorano in squadra, sono tenuti a ripulire di volta in volta con scopa e paletta; alla pulizia delle mini isole è attualmente dedicata una squadra apposita che Asìa, raccogliendo le segnalazioni venute dalla riunione odierna, si impegna ad affiancare con altre quattro squadre, in modo da garantire almeno due squadre per ogni Municipalità.

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