Cronaca

Canile abusivo ad Acerra: carabinieri salvano 40 cani esposti a sole e pioggia

Carabinieri scoprono canile abusivo ad Acerra: il blitz dei militari, all'interno quaranta cani di varie razze tutti esposti alle intemperie

Blitz dei carabinieri ad Acerra dove i militari della stazione forestale di Marigliano hanno sequestrato un canile abusivo. Trovati 20 box coperti da lamiere di ferro con all’interno quaranta cani di varie razze tutti esposti alle intemperie. I cani, benché in buono stato di salute, sono stati sequestrati dai militari, intervenuti in collaborazione con il personale della Lipu di Napoli e dell’Asl Napoli 2 nord di Caivano.

Acerra, carabinieri scoprono canile abusivo

In seguito agli accertamenti condotti dai carabinieri, è emerso che la struttura era sprovvista di qualsivoglia permesso ed autorizzazione. Nessuno dei cani era dotato di microchip e alcuni erano legati ad un albero con una catena. Il titolare dell’attività, un 72enne già noto alle forze dell’ordine, non è stato in grado di mostrare la documentazione relativa alla tenuta stagna di una vasca colma di escrementi e quella relativa al loro smaltimento. Sono anche scattate multe per oltre 11mila euro.

Il blitz a Scampia

L’intervento di Acerra è scattato due giorni dopo quello della Polizia Municipale di Napoli, intervenuta a Scampia dove in via Ernesto Rossi era stata segnalata la presenza nei giardini pubblici di alcuni cani di grossa taglia privi di accompagnatore e museruola. Gli Agenti dell’ Unità Operativa Scampia e dell’ Unità Operativa Tutela Edilizia, congiuntamente a personale della ASL Servizio Veterinario, in Via Ernesto Rossi hanno rilevato la presenza di alcuni manufatti abusivi adibiti a canili occupati da due cani di grossa taglia.


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I manufatti, realizzati con materiali “leggeri”, venivano immediatamente demoliti e rimossi con l’ausilio di personale della Napoli Servizi mentre due costruzioni in muratura venivano sottoposte a sequestro inoltrando la notizia di reato alla Procura della Repubblica. I cani ritrovati venivano affidati ai proprietari, rintracciati attraverso il micro-cip, diffidandoli alla corretta gestione degli animali-

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