Curiosità

Il Carnevale a tavola: le ricette tipiche della festa più allegra dell’anno

NAPOLI. In tutta Italia per Carnevale si presentano le proprie specialità, e i dolci per questo particolare periodo dell’anno. Una golosità sempre più da pasticceria perché il Carnevale per i più si festeggia proprio concedendosi qualche piccolo peccato di gola in pasticceria o magari al bar. Lasagne, chiacchiere, sanguinaccio, castagnole, migliaccio e il tutto innaffiato con un buon vino dei Campi Flegrei, del Vesuviano di Gragnano dell’Irpinia e Beneventano. Impossibile resistere alla tentazione così che appena le condizioni istituzionali lo consentiranno, realizzeremo, in collaborazione con le associazioni di categoria della ristorazione, consorzi di produzione, enti camerali e istituzionali, il progetto di promozione e valorizzazione del Menù tradizionale del Carnevale Partenopeo.

Carnevale, le ricette tipiche regione per regione

Un richiamo netto alla nostra tradizione contadina, con il passaggio dalla stagione invernale e quella primaverile e l’inizio della semina nei campi. Niente di meglio per festeggiare il nuovo corso e scacciare la crisi, che concedersi qualche piccolo peccato di gola con il menu della tradizione Partenopea. In tutta Italia i dolci di Carnevale rappresentano l’eccesso culinario: sono ricchi di sapore e soprattutto sono fritti. Che si chiamino chiacchiere, crostoli, frappe, bugie, cenci o galani, sono parte della nostra tradizione e fanno gola a tutti. Nonostante pochi si attengano al periodo di digiuno quaresimale durante il Carnevale, esagerano con dolci e frittelle. Si chiamano Berlingozzi e Cenci in Toscana, Cicerchiata in Abruzzo, Brugnolus e Orillettas in Sardegna, Galani in Veneto, Sfrappole in Emilia Romagna, Bugie in Liguria, Chiacchiere in Basilicata, Struffoli e Sanguinaccio in Campania, Crostoli in Friuli, Frappe e Castagnole nel Lazio, Pignolata in bianco e nero in Sicilia e Grostoi in Trentino. Impossibile resistere alla tentazione.  Prevista una spesa che arriva a circa 90 milioni di euro per consumare una montagna di castagnole, lasagne, sanguinaccio e altre specialità, circa quindici mila tonnellate.

Così, per il giorno del Carnevale, il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, e componente del Dipartimento Nazionale Agroalimentare Ambiente Turismo agricoltura del MNS, Rosario Lopa.

Le ricette

LASAGNA DI CARNEVALE

Questa è la ricetta della tipica lasagna carnevalesca, napoletana che al contrario di quella tradizionale va preparata con un ragù rigorosamente di maiale.

I dolci di Carnevale, la ricetta del migliaccio

Questo è un dolce tipico della tradizione napoletana,che solitamente si fa per carnevale. La ricetta del migliaccio di Rosario Lopa.

Preparazione
Far cuocere la semola a fuoco dolce, con il latte, l’acqua, il burro, un pizzico di sale lo zucchero, la vanillina ed le fialette di fiori d’arancio, finché non sarà bene addensata, rigirare sempre durante tutta la cottura con un cucchiaio di legno, o, con una forchetta all’estremità della quale, avrete messo mezzo limone, il composto deve addensarsi bene ma deve essere liscio e senza alcun grumo, togliere dal fuoco e far affreddare bene, intanto, battere le uova con la ricotta,devono amalgamarsi bene bene, quando la semola è fredda, unirla alla ricotta, unire il cedro, e il bicchierino di liquore, il tutto deve risultare ben incorporato, imburrare una teglia tonda e versare il composto, il migliaccio ha una cottura lenta, di circa due ore, deve essere cotto a 180 gradi e la sua superficie deve essere scura, bruna, ma non deve avere il sapore di bruciato, quando è freddo, si spolverizza con un pò di zucchero, ma attenzione a non usare quello a velo, ci vuole lo zucchero normale.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio